Volevo farvi partecipi di un argomento sul quale ragionavo un paio di giorni fa, magari sentendo anche il vostro parere.
Può anche diventare una discussione noiosa, per cui, la faccetta accanto al 3d è più che giustificata. Ad ogni modo...
Parto da una semplice consatazione: ci sono alcune figure( professionali e non ) le quali si attirano l'astio della più parte. Parlo per esempio di professori, vigili, carabinieri, avvocati, arbitri, politici e quant'altri. Viene anche piuttosto facile accorgersi del denominatore comune di queste figure: tutti esercitano un potere. A questo punto viene il mio dubbio. Da cosa dunque è causato l'astio in questione? Da una parte, ci verrebbe da pensare che il potere corrompe l'uomo( visione piuttosto tolkeniana ), per cui ( sto generalizzando, c'è ampio spazio per le eccezioni ). Quindi, i vigili sarebbero effettivamente delle teste di casco, i professori dei sadici frustrati, gli arbitri inevitabilmente cornuti e così via... questa ipotesi verrebbe ulteriormente avvalorata dalla seguente constatazione: la maggior parte dei fighi sono tendenzialmente dei 'stardi con le donne, così come le bonazze si norma se la tirano tanto che fa provincia. Il loro charme è un potere di non poco rilievo, che li mette in una posizione di vantaggio nelle relazioni sociali, e spiega anche perchè la stragrande maggioranza dei comici sono bruttarelli( Paola Cortellesi è una piacevolissma eccezione ). Dunque, è possibile immaginare che avvenga lo stesso anche quando il potere non derivi dal proprio aspetto fisico, ma dal proprio incarico.
Eppure, bisogna guardare pure l'altra faccia della medaglia: le mie professoresse di matematica e italiano al liceo erano due bravissime insegnanti, eppure stavano sui quaglioni a parecchi miei compagni. Perchè?
Perchè tutti gli arbitri( persino Collina ebbe la sua dose di fischi dopo Rubentus-Lazio del '99 ) devono essere degli imbercilli?
Perchè non c'è un avvocato che non inchiappetti alla prima occasione gli ignoranti del diritto( perchè la conoscenza è un altro potere invidiatissimo )? Questo mi fa pensare allora che ci sia un pregiudizio di fondo nei confronti di tutte le figure di potere. Il potere è invidiato, ma essendo tutt'altro che morale l'invidia( la colpa per questo saprei a chi darla, ma non vorrei offendere nessuno ), più o meno consciamente, trasformiamo l'invidia del potere in disprezzo per chi lo esercita.
P.S. in questi giorni sono riflessivo...