La morte è più leggera di una piuma, il dovere più pesante di una montagna.
Secondo un lettore, la citazione sarebbe un estratto del Primo Precetto della Lettera Imperiale ai Soldati e ai Marinai, scritta nel 1883 nel Periodo dei Meji della storia giapponese. Era anche un popolare proverbio, sempre giapponese, in voga tra i kamikaze della Seconda Guerra Mondiale.
Jearom. Il più grande spadaccino mai esistito, sconfitto solo da un contadino armato con un randello. Jordan potrebbe aver tratto ispirazione dal kensai del Giappone, Miyamoto Musashi. Nel racconto Musashi di Eiji Yokohawa, al suo “incontro” con il contadino è data notevole importanza, sebbene non si sappia se questo duello sia mai realmente avvenuto.
Musashi ha scritto anche un libro, poche settimane prima di morire, intitolato Go Rin No Sho, ovvero “Un libro di cinque anelli. È diviso in cinque parti, il Libro della Terra, il Libro dell’Acqua, il Libro del Fuoco, il Libro del Vento e il Libro del Vuoto.
Ji’e’toh.
•
Bushido, letteralmente “la Via del Guerriero”. Bushi significa “Guerriero”, mentre Do “la Via”. Bushido era il Codice di vita dei Samurai. Può essere sintetizzato in cinque punti principali:
1. Fedeltà al proprio signore e alla propria terra, rispetto verso i genitori, i fratelli e le sorelle.
2. Educazione, rispetto e amore, modestia e osservanza dell’etichetta.
3. Virilità, valore, coraggio, autocontrollo, pazienza e perduranza, prontezza al combattimento.
4. Sincerità e amore della verità. Senso dell’onore e della giustizia.
5. Semplicità e purezza.
•
On e Giri. È un altro concetto della cultura giapponese, che riflette molto strettamente ji’e’toh. “On” si traduce come favore, debito di gratitudine, obbligo. “Giri” come dovere, senso del dovere, onore, cortesia. In Giappone quando senti di essere in debito con qualcuno dici “on wo ukete iru”, ovvero
ho On, molto simile al
ho toh.
Alcune precisazioni.
Bushido era un codice guerriero, mentre On e Giri viene seguito da tutti. Tutti gli Aiel vivono seguendo lo ji’e’toh, non solo i loro guerrieri.
Gli Aiel hanno notevoli difficoltà a spiegare il concetto a chi non appartenga al loro popolo, perché non è una cosa che fanno pensando. Robert Jordan ha affermato che ESSERE Aiel è seguire lo ji’e’toh. Anche se si chiede a un giapponese di spiegare On e Giri, questo non riesce a rispondere facilmente. È un principio su come si dovrebbe comportarsi nella società, qualcosa che loro capiscono intuitamente.
Stones.Il Gioco delle Stones è basato sul gioco asiatico Go.
L’Arte della Spada. Comune a molte culture prima dell’avvento delle armi da fuoco, era tipico della cultura cinese associare a ogni movimento, con o senza arma, nomi poetici.
La Torre di Ghenjei. C’è una novella giapponese intitolata Il Racconto di Genji. Scritta nel X secolo nel Periodo Heian.
Simbolo Yin-Yang. L’antico simbolo Aes Sedai. Per la tradizione taoista, Yin rappresenta tutto ciò che è femminile, scuro, recettivo e passivo, è la goccia che va dall’alto verso il basso; Yang rappresenta il mascolino, brillante, pieno di forza e attivo, è l’altra goccia. Robert Jordan ha invertito i colori, ma il simbolismo di forze opposte che si bilanciano non può non ricordare la dinamica saidar/saidin.
Robert Jordan ha parlato di come l’Unico Potere si sia diviso nelle due metà e della disarmonia che si crea quando non lavorano insieme.
Anche la mancanza dei piccoli puntini nel simbolo Aes Sedai è una rappresentazione della mancanza di armonia tra il Potere maschile e femminile in WoT.
[Modificato da gwenny 10/12/2004 22.24]