Francamente a me è piaciuto come prologo perché da uno strano senso di spaesamento.
Mi spiego meglio, l'uomo che dice di farsi chiamare BORS (poi si scopre nei volumi successivi chi è realmente e cosa farà), è un personaggio che non c'entra niente con quanto raccontato fino ad ora.
Innanzitutto da l'impressione che tutto quello che sappiamo o abbiamo immaginato di sapere sia sbagliato (o forse no?).
Poi ci fa comprendere che stanno succedendo altre cose parallele al racconto di cui noi non sappiamo niente.
Infine tutto quello che appare nel prologo viene svelato nel terzo libro!
Penso che sia una delle doti di Jordan iniziare qualcosa in un libro e svilupparla in quelli successivi.
Devo ammettere che non è un prologo esaltante come quello dell'Occhio del mondo però sono tutte cose finalizzate ad una comprensione maggiore dell'intreccio principale.