Allora, dopo aver letto i recenti deliri non posso esimermi dall'intervenire e dal fornire, spero, una spiegazione chiarificatrice.
In primo luogo, tutto questo polverone per una semplice lettera di protesta è del tutto fuori luogo. Essa non ha alcun valore vincolante, non è una formale diffida, non è una messa in mora, non è un ricorso, non è
niente di giuridicamente vincolante o che possa avere conseguenze giuridiche in tal senso.
Quindi smettiamola di fare voli pindarici al riguardo o di immaginare chissà quali reazioni risentite da parte della Fanucci.
La Fanucci non è una persona, è un'
impresa, ed in quanto tale mira al guadagno ed essa ci CAMPA sul fantasy, in primis WOT!! Figuriamoci se smette di pubblicarlo (a fine peraltro) perchè "qualcuno" si è offeso per la lettera! Non è detto nemmeno che la leggano!! A mio avviso finirà direttamente nel tritacarte (spero di sbagliarmi è ovvio) o al massimo provocherà qualche scusa di circostanza.
Appurato che la suddetta letterina non creerà devastanti conseguenze giuridiche, è chiaro come essa sia solo un modo civile ed "organizzato" tramite cui un gruppo di consumatori palesa giustamante il proprio disappunto nei confronti di un prodotto che è oggettivamente "difettoso".
In secondo luogo, prima di aprire bocca e sparare boiate giuridiche che mi hanno fatto rizzare i capelli in testa, sarebbe bene informarsi un minimo.
Come ha cercato d spiegare Merc (sebbene con il fucile in mano, e non è mai un buon metodo!!) esiste nel nostro ordinamento una legge fondamentale a tutela del consumatore: il decreto legislativo 206 del 2005, altrimenti noto come Codice del Consumo.
Forse a causa della mia professione tendo a darne per scontata la conoscenza e/o rilevanza ma purtroppo vedo che non è così. Miei cari, il Codice del Consumo è un testo normativo di rilevanza centrale che enuclea una serie di principi e diritti fondamentali che il nostro ordinamento riconosce e garantisce al consumatore. la categoria del consumatore, stante la sua fisiologica posizione di inferiorità nei confronti dell'imprenditore, è fortemente tutelata in Italia, sia a livello individuale che collettivo (le famigerate class actions!!).
Frasi come: il consumatore non ha diritto/non si può permettere/non è legittimato, mi fanno francamente ridere. Non è questione di opinioni: è la LEGGE che dice che il consumatore ha DIRITTO a tutelare i propri interessi.
A tal proposito chiudo citando tre articoli del Codice del Consumo:
l'Art. 3, che definisce in linea generale il concetto di consumatore, ovvero:
a) consumatore o utente: la persona fisica che agisce per scopi estranei all'attivita' imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta;
Che uno abbia comprato un elettrodomestico, un gioiello o un libro, è UGUALE! I diritti e le tutele sono le medesime! Il compratore di un elettrodomestico non è più tutelato di quello che ha acquistato un libro, perchè in entrambi i casi si tratta di beni di consumo!!
Art. 129!
Conformita' al contratto
1. Il venditore ha l'obbligo di consegnare al consumatore beni conformi al contratto di vendita.
2. Si presume che i beni di consumo siano conformi al contratto se, ove pertinenti, coesistono le seguenti circostanze:
a) sono idonei all'uso al quale servono abitualmente beni dello stesso tipo;
b) sono conformi alla descrizione fatta dal venditore e possiedono le qualita' del bene che il venditore ha presentato al consumatore come campione o modello;
c) presentano la qualita' e le prestazioni abituali di un bene dello stesso tipo, che il consumatore puo' ragionevolmente aspettarsi, tenuto conto della natura del bene e, se del caso, delle dichiarazioni pubbliche sulle caratteristiche specifiche dei beni fatte al riguardo dal venditore, dal produttore o dal suo agente o rappresentante, in particolare nella pubblicita' o sull'etichettatura;
d) sono altresi' idonei all'uso particolare voluto dal consumatore e che sia stato da questi portato a conoscenza del venditore al momento della conclusione del contratto e che il venditore abbia accettato anche per fatti concludenti.
Ed infine il famigerato art. 130 sui diritti del consumatore!!
Art. 130. (1)
Diritti del consumatore
1. Il venditore e' responsabile nei confronti del consumatore per qualsiasi difetto di conformita' esistente al momento della consegna del bene.
2. In caso di difetto di conformita', il consumatore ha diritto al ripristino, senza spese, della conformita' del bene mediante riparazione o sostituzione, a norma dei commi 3, 4, 5 e 6, ovvero ad una riduzione adeguata del prezzo o alla risoluzione del contratto, conformemente ai commi 7, 8 e 9.
3. Il consumatore puo' chiedere, a sua scelta, al venditore di riparare il bene o di sostituirlo, senza spese in entrambi i casi, salvo che il rimedio richiesto sia oggettivamente impossibile o eccessivamente oneroso rispetto all'altro.
Ebbene, un libro che contiene errori di stampa, ORRORI di traduzione e frasi saltate NON E' CONFORME,
ergo legittima il consumatore ad agire a tutela dei propi diritti!.
Ciascuno poi è libero di agire come meglio crede, non comprando il libro in italiano, manifestando pubblicamente il proprio disappunto, rivolgendosi alle associazioni di categoria o continuando a leggerlo in italiano (magari chidendosi se ciò che legge è veramente ciò che ha scritto Jordan o Sanderson o un'invenzione (o mancanza!!) del traduttore.
Spero di essere stata chiara.
Moon Prism Power Make Up!!
"Attacked by snarling ground squirrel". Corporal Picker dixit