00 13/05/2006 17:41
In questo capitolo compare per la prima volta Padan Fain "pallido e allampanato, con braccia ossute e un grosso naso a becco". L'intero villaggio lo circonda per avere notizie su ciò che succede fuori da Emond's Field e questi racconta di un falso drago nel Ghealdan e di Aes Sedai partite da Tar Valon per domarlo.

Molto significativa è questa riflessione di Rand che lascia presagire cosa avverrà in futuro:

"Rand non badò alla folla. Si sedette sul bordo delle vecchie fondamenta di pietra, si strinse nel mantello e fissò la porta della locanda. Ghealdan. Tar Valon.I nomi stessi erano curiosi ed eccitanti. Indicavano luoghi che conosceva solo dai racconti dei mercanti e delle guardie dei mercanti. Aes Sedai, guerre, falsi draghi; erano l'argomento di storie narrate a tarda sera intorno al focolare, mentre una candela proiettava sulle pareti sagome bizzarre e il vento ululava contro gli scuri.
Tutto sommato, preferiva affrontare tempeste di neve e lupi. Però tutto era certamente diverso, fuori dai Fiumi Gemelli, come vivere nel bel mezzo dei racconti dei menestrelli. Un'avventura. Una lunga avventura.L'intero arco della vita."

[Modificato da saidar 13/05/2006 18.05]



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The lions sing and the hills take flight.
The moon by day, and the sun by night.
Blind woman, deaf man, jackdaw fool.


Let the Lord of Chaos rule.