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Ritroviamo Geofram Bornhald, a Capo Toman, dove si trova faccia a faccia con le conseguenze del passaggio dei Seanchan: villaggi distrutti e abitanti (compresi i bambini) giustiziati.
Decidendo di disobbedire ai suoi ordini, Bornhald decide di spingersi fino a Falme, per stanare i Seanchan, che crede essere un gruppo di Amici delle Tenebre

La scena si sposta in mare, dove Domon cerca di sfuggire ad un veliero Seanchan. La sua fuga è interrotta da alcune splosioni di fuoco nelle acque marine, che Domon capisce essere opera di un Aes Sedai. Una piccola scialuppa dal veliero si avvicina alla Spray. A bordo ci sono dei soldati vestiti con delle armature rosse e nere forgiate in modo da sembrare insetti, la donna che è il capitano del veliero, Egeanin, e due donne collegate da un guinzaglio d'argento: l'una tiene al braccio la catena che la collega al collare dell'altra. Egeanin con orgoglio, spiega che la donna è una damane, la sua damane.
Una volta arrivata a Falme, Egeanin perquisisce la barca di Domon e lo conduce al cospetto del Sommo Signore Turak, a cui consegna il Sigillo che Domon teneva nascosto nella nave.
Incredibilmente Turak ne ha un altro identico, nella sua personale e cospicua collezione d’oggetti di cuendillar.

You can never know everything,
and part of what you know is always wrong.
Perhaps even the most important part.
A portion of wisdom lies in knowing that.
A portion of courage lies in going on anyways.