Dico Tolkien ..probabilmente si tratta degli studi filologici sugli scritti antichi o del tempo che ha avuto per sviluppare il suo mondo o del fatto che ormai il suo lavoro sia tanto conosciuto da divenire parte dell'immaginario collettivo(un po' come il Babbo Natale rubicondo con completino rosso della CocaCola..)
Fatto sta che la sua lettura ha un sapore diverso direi più antico,indubbiamente ciò è anche colpa o merito della sua prosa "pesante" e epica..
Martin è sicuramente un innovatore per il modo di affrontare il fantasy,per il ritmo serrato della narrazione la crudezza e le poco escursioni nel fantastico spinto..
Comunque preferisco Jordan o sarei alla Barriera...
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"Questo fatto di dover mantenere le promesse,
pensò malinconicamente,sembra proprio un modo
di me'mre per andare avanti"