La prima cosa che dico riguardo l'ultima fatica di feist é che sicuramente piacerà a chi ha già gradito "l'artiglio del falco d'argento". L'ottima caratterizzazione dei personaggi é mantenuta, forse migliorata, la trama non eccessivamente complessa é sempre piacevole ed intrigante, i colpi di scena sono credibili e ben inseriti.
Quello che viene a mancare é l'aspetto romanzo di formazione tanto caro a feist, ma la cosa é normale visto che ormai Artiglio é cresciuto. E Artiglio é il vero punto di forza del romanzo: raramente ci si imbatte in personaggi così ricchi di sfaccettature. Lo vedremo fare cose allucinanti al motto di "il fine giustifica i mezzi" e poi commuoversi pensando alla storia sua e del suo popolo.
L'unica nota anomala è che in certe fasi però sembra di avere di fronte una specie di James Bond, un viveur diviso tra il suo dovere, opportunistici atti di seduzione ed i più biechi omicidi. La cosa è rafforzata da una trama quasi completamente priva di magia, e basata su inganni ed intrighi internazionali.
Altra nota interessante è che nonostante il romanzo sia autoconclusivo, si aprono cmq nuovi scenari che saranno probabilmente il fulcro dei prossimi tre volumi, nei quali mi aspetto un ruolo un po' meno centrale di Artiglio a vantaggio dei "vecchi" personaggi di feist. In generale mi sento di suggerire il libro, anche se a mio modo di vedere il miglior feist è quello della riftwar saga; in più vari altri nuovi autori quali erikson e keyes, a fronte di personaggi forse un po' meno complessi di Artiglio, offrono vicende molto più articolate e dotate di background culturale molto più ricercato ed affascinante.
In ogni modo l'unica vera nota dolente che potrebbe minare l'acquisto è il prezzo; se vi pesa sborsare 17€ forse é meglio aspettare la versione teadue.