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01/04/2005 17:58
 
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beh a me è sorto spontaneo comparare i due autori in quanto sono sicuramente due grandi del genere Fantasy...
Ora vorrei sapere in questa discussione cosa voi pensate delle differenze tra i due autori e non solo quale preferiate tra loro.
Per quanto mi riguarda devo ammettere che mi mantengo per ora sulla saga inerente la Terra di Mezzo, ma forse perchè ne ho letto sia Il Signore degli Anelli, lo Hobbit, il Silmarillion e i Racconti Incompiuti e Ritrovati, mentre di Jordan sono solo a metà del Quinto libro.
Ad ogni modo credo che ci siano delle caratteristiche molto importanti che differenziano i due stili di scrittura: forse Tolkien è più fluente (parlo solo dei libri editi da lui direttamente) e in qualche modo più completo nell'intreccio e nella creazione del suo mondo, inoltre la sua Saga si differenzia immensamente da quella della Ruota del Tempo per la mancanza dei problemi politici, dei vari tradimenti per giungere al potere e le differenze riscontrate tra i punti di vista dei personaggi (invece ampiamente trattati da Jordan). Ecco proprio questo è secondo me il più grande punto a favore per Jordan: cambiare continuamente prospettiva, non solo tra i 3 protagonisti, ma tra tutti buoni e cattivi.
Beh direi che più o meno ho detto la mia [SM=x494535] ora a voi la parola!!
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02/04/2005 14:37
 
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Tolkien è sicuramente come stile di scrittura il migliore, ciò che lui ha fatto è Letteratura con L maiuscola, un Opera, accostabile alla Divina Commedia, all'Odissea, ecc.

Ma Jordan lo preferisco grandemente come storia, per gli intrighi, per i modi di porre i personaggi, per come dice GL0RFindel, i punti di vista dei cattivi.

Quindi al conteggio finale Jordan prevale, vedesi mia classifica.


.
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Non riesco veramente a fare un paragone tra i due. Tolkien, lo considero il capostipite del genere, l'Omero del Fantasy, e oltre tutto sottolineo che nei licei inglesi "The Lord of the rings" è più o meno il corrispettivo de "I Malavoglia" nei nostri.
Il Fantasy trae le sue radici dal racconto gotico tardo romantico di fine ottocento, come romanzo d'evasione, eppure si usa dare come capostipite proprio "TLotR" in quanto prima opera Fantasy con validità letteraria.
Tolkien a mio giudizio è al di là degli altri autori Fantasy, per il mondo che ha creato ( lingua elfica etc. ). Se oggi diciamo che il Fantasy è la nuova mitologia, molto lo dobbiamo proprio a Tolkien, perchè non solo da lui, ma spesso da lui si prende riferimento in campo fantastico.
Poi, sarò sincero, per quanto la stima per Tolkien sia incredibile, ammetto che la sua lettura per me non è stata superlativa. Scritto sicuramente bene, si fa anche rileggere, ed anche interessante dal punto di vista allegorico, ma onestamente ricordo di esser rimasto col fiato sospeso solo in due capitoli: quello col Ragno, e quello del ritorno di Pipino e Marry nella contea.
Jordan lo ritengo uno scrittore validissimo, ma se devo esser sincero, dopo aver letto "I fuochi del cielo", mi trovo costretto a ritenerlo al di sotto di Eddings, Martin e la Bradley. Quest'ultima frase va presa con le pinze, il giudizio definitivo lo darò solo dopo il 10° libro

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02/04/2005 20:54
 
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oltre tutto sottolineo che nei licei inglesi "The Lord of the rings" è più o meno il corrispettivo de "I Malavoglia" nei nostri.



Ovvero? Letta così sembra che non conti quasi niente.[SM=x494544]


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Re:

Scritto da: Psyluke 02/04/2005 20.54

Ovvero? Letta così sembra che non conti quasi niente.[SM=x494544]



Era un po' il contrario...immaginatelo come...più di Pirandello, meno di Manzoni

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21/05/2005 00:54
 
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Messi a confornto i due sono diversi. Io amo la lettura di Tolkien, Jordan ha un altro modo di scrivere, certo, ha creato anche lui un mondo tutto suo, ma la cosa si ferma li, Tolkien invece è andato molto oltre l'opera letteraria, ha inventato una lingua, la grammatica, ha creato una storia che regge ISDA e tutti gli altri libri. Jordan è bravissimo, ma non lo eguaglierà mai.
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Re:

Scritto da: Perrin Occhidoro 21/05/2005 0.54
Messi a confornto i due sono diversi. Io amo la lettura di Tolkien, Jordan ha un altro modo di scrivere, certo, ha creato anche lui un mondo tutto suo, ma la cosa si ferma li, Tolkien invece è andato molto oltre l'opera letteraria, ha inventato una lingua, la grammatica, ha creato una storia che regge ISDA e tutti gli altri libri. Jordan è bravissimo, ma non lo eguaglierà mai.



che siano diversi credo che siamo tutti d'accordo, ma non condivido il "ha creato anche lui un mondo tutto suo, ma la cosa si ferma li, Tolkien invece è andato molto oltre l'opera letteraria, ha inventato una lingua, la grammatica", se guardi la "lingua antica" pare anch'essa una lingua vera e propria, con le sue regole ecc...e confrontando le 2 opere (considerato che una non è ancora finita) credo che non ci sia proprio paragone su come siano state sviluppate (a favore della ruota del tempo, ovviamente), i meriti di tolkien, a mio modo di vedere, sono quelli di aver introdotto il genere per il resto, a livello di storia, c'è molto di meglio.

[Modificato da AQUILA ROSSA 21/05/2005 8.51]

[Modificato da AQUILA ROSSA 21/05/2005 8.54]


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Re: Re:

Scritto da: AQUILA ROSSA 21/05/2005 8.49


guardi la "lingua antica" pare anch'essa una lingua vera e propria,

[Modificato da AQUILA ROSSA 21/05/2005 8.51]

[Modificato da AQUILA ROSSA 21/05/2005 8.54]




Appunto. "Pare".
Tolkien l'ha fatto, era uno specialista nel campo. Jordan ha creato dei termini che "paiono" far parte di una lingua.

Sulla storia siamo sempre lì. Tolkien non voleva creare un racconto, ma creare un corpus mitico per la sua patria, e l'ha fatto rielaborando schemi classici.

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Re: Re: Re:

Scritto da: Staurophylaktos 21/05/2005 10.31




Sulla storia siamo sempre lì. Tolkien non voleva creare un racconto, ma creare un corpus mitico per la sua patria, e l'ha fatto rielaborando schemi classici.



ma non voleva creare un racconto per i suoi figli???[SM=x494532]

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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: AQUILA ROSSA 21/05/2005 11.10


ma non voleva creare un racconto per i suoi figli???[SM=x494532]



No. Nelle lettere ne parla chiaramente. La mancanza di una mitologia "nazionale" per l'Inghilterra lo angustiava parecchio, anche per la sua passione per le storie nordiche (norrene e islandesi in primis), e decise di creare una storia che potesse raccontare l'anima della sua isola. Specifica anche che la terra di mezzo, il cui nome è preso pari pari dall'antico anglosassone, è la terra in un'epoca imprecisata.

Poi chiaramente le scrisse in modo che i suoi figli potessero apprezzarle.

[Modificato da Staurophylaktos 21/05/2005 12.24]


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21/05/2005 13:17
 
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sinceramente concordo con aquila. Non per la questione della lingua antica, bensì per la "mera goduria" che provo leggendo le due opere. Il sda manca dell'elemento fondamentale (per me) nel fantasy, e cioè l'epicità da esercizio del potere.
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21/05/2005 13:54
 
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Ma io non discuto che ad Aquila piaccia più Jordan che Tolkien. Liberissimo, siamo in un regime tirannico e in questo caso il tiranno tifa Jordan, di avere le sue preferenze. Solo non sono paragonabili Tolkien e altri più di quanto lo siano Omero o Chretien de Troyes e altri.
Tolkien NON ha scritto un libro fantasy con l'intento di narrare una storia più o meno avventurosa, aveva finalità diverse (se vogliamo forzare la cosa puntava più in alto), Jordan narra e basta. La differenza è tutta qui.
IMHO la differenza sta anche nell'abilità di scrittura, ma questo è soggettivo.
Passi dire che la storia narrata da Jordan piaccia maggiormente, ma non che quella di Tolkien sia scarsa; la storia di Tolkien è antica quanto l'uomo (volutamente!).
Poi nello specifico sulla lingua ne passa tra crearne una ex-novo, perfettamente logica anche a livello di pronuncia, e mettere qualche parolina quà e là.

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21/05/2005 14:27
 
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sulla questione della lingua concordo con stauro
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22/05/2005 23:41
 
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Probabilmente dovendo scegliere tra i due direi Jordan pero' riguardo questa discussione concordo con la citazione del nyt che compare sulle copertine/retro di tutti i libri ovvero che Jordan e' riuscito a dominare il mondo che Tolkien aveva iniziato a far conoscere.
Personalmente sceglierei Jordan proprio perche' mi pare piu' completo ovvero e' riuscito a sviluppare con idee geniali alcuni aspetti che nel mondo di Tolkien sono solo accennati alcune su tutte : la magia, gli scontri con tra potenze, la struttura politica-culturale del mondo.Certo Tolkien ha descritto nel SDA solo la fine del ciclo epico che aveva ideato e Jordan ci sta spendendo molte piu' libri e parole pero' dobbiamo giudicare con quello che abbiamo e la situazione mi pare questa.
Dal punto di vista della Storia che fa da sfondo agli eventi li metto sullo stesso piano perche' Tolkien ha davvero cotruito un epopea che copre migliaia di anni e che culmina con il SDA, lo stesso ha fatto jordan anche se per come imposta i suoi libri il peso epico della Storia si perde in molti capitoli che fanno da collegamento e diciamo"intermezzo" ...
Sul fatto della lingua e' innegabile che con l'elfico tolkien abbia fatto un lavoro immenso ,di cui la lingua antica di jordan e' solo un ombra in confronto.

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23/05/2005 10:24
 
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Re:

Scritto da: Staurophylaktos 21/05/2005 13.54
Tolkien NON ha scritto un libro fantasy con l'intento di narrare una storia più o meno avventurosa, aveva finalità diverse (se vogliamo forzare la cosa puntava più in alto), Jordan narra e basta. La differenza è tutta qui.




tu dici??? mi piacerebbe documentarmi di più su questo aspetto. In quali lettere lo dice??? mi potresti dare delle info in +??

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23/05/2005 14:27
 
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Leggi "La realtà in trasparenza" e "il medioevo e il fantastico". Io li ho rispettivamente della Luni e della Rusconi, ma credo che li abbia rieditati entrambi Bompiani.
Vale un occhio anche la biografia di Carpenter.

Nelle lettere Tolkien precisa che ha creato prima le lingue, e solo successivamente le storie che le utilizzano. Sostiene che inventare una lingua implichi la creazione di una mitologia che le inglobi, infatti si definisce un "sub-creatore".
Per le lingue si è basato sull'antico gallese e sull'anglosassone, proprio per creare un corpus leggendario che calzasse all'Inghilterra.

Se lo trovi ancora in giro merita un sacco (e chiarisce molte cose) il "Beowulf" della Fazi, che riporta il testo in tre lingue (anglosassone, inglese e italiano), insieme al commento di J.R.R., che spiega quale sia il significato di un'opera simile sul pensiero moderno. E' un modello su cui si è basato moltissimo per ISDA.

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25/05/2005 00:09
 
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salve
Ciao a tutti, sono capitato in questo forum per caso e da appassionato del genere fantasy mi ci sono tuffato a capofitto.

Vorrei dare il mio giudizio sul confronto Tolkien vs. Jordan, ebbene pur amando Jordan e ringraziandolo per i bei momenti vissuti, personalmente rimango fedele al primo amore, che giustamente non si scorda mai, ovvero il buon vecchio Tolky.
A mio avviso Tolkien non ha solo narrato le vicende un mondo ma lo ha anche 'giustificato', in quanto con il Silmarilion lo ha raccontato sin dalla sua creazione, momento spettacolare, ha descritto le evoluzioni (o involuzioni?) delle varie società, ha tracciato addirittura le linee di discendenza elfiche dal più remoto dei tempi etc. etc. e [SM=x494541] ... si .... va bene... anche nella Bibbia e non solo c'è qualcosa del genere (elfi esclusi) però...

e soprattutto non aveva un gran che di scrittori moderni con cui confontarsi e prendere spunto.

A presto

A tired mind become a shape-shifter,
Everybody need a soft filter,
Everybody need reverse polarity.
Everybody got mixed feelings
About the function and the form.
Everybody got to elevate from the norm...
Rush - Vital signs
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25/05/2005 13:47
 
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Re: salve

Scritto da: tiles 25/05/2005 0.09
Ciao a tutti, sono capitato in questo forum per caso e da appassionato del genere fantasy mi ci sono tuffato a capofitto.

Vorrei dare il mio giudizio sul confronto Tolkien vs. Jordan, ebbene pur amando Jordan e ringraziandolo per i bei momenti vissuti, personalmente rimango fedele al primo amore, che giustamente non si scorda mai, ovvero il buon vecchio Tolky.
A mio avviso Tolkien non ha solo narrato le vicende un mondo ma lo ha anche 'giustificato', in quanto con il Silmarilion lo ha raccontato sin dalla sua creazione, momento spettacolare, ha descritto le evoluzioni (o involuzioni?) delle varie società, ha tracciato addirittura le linee di discendenza elfiche dal più remoto dei tempi etc. etc. e [SM=x494541] ... si .... va bene... anche nella Bibbia e non solo c'è qualcosa del genere (elfi esclusi) però...

e soprattutto non aveva un gran che di scrittori moderni con cui confontarsi e prendere spunto.

A presto



Oh Yeah![SM=x494523]

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27/05/2005 00:13
 
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Io devo dire che ho cominciato a leggere fantasy con (ahimè) Terry Brooks (La spada di Shannara), perciò non posso parlare di primo amore. Invece posso parlare di uno che ha "inventato" (anche se non è proprio vero) un genere e di un'altro che la "sublimato" (se mi passate il termine). Che dopo uno preferisca una storia più "semplice" (ovvero con meno intrecci e risvolti - non banale) come può essere quella del SdA sono gusti personali.

[SM=x494542]

-------------------------------------

The Wheel Turns...


"Hai freddo?" chiese Royce.
"Un poco" mormorò Will. "E' il vento, mio signore."

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27/05/2005 00:16
 
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Re:

Scritto da: Fadeslayer 27/05/2005 0.13
Io devo dire che ho cominciato a leggere fantasy con (ahimè) Terry Brooks (La spada di Shannara), perciò non posso parlare di primo amore. Invece posso parlare di uno che ha "inventato" (anche se non è proprio vero) un genere e di un'altro che la "sublimato" (se mi passate il termine). Che dopo uno preferisca una storia più "semplice" (ovvero con meno intrecci e risvolti - non banale) come può essere quella del SdA sono gusti personali.

[SM=x494542]



approvo in toto l'intervento [SM=x494523]


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