Libro II - capitolo 7 - Sangue chiama sangue

Questi primi capitoli sono uno più bello dell'altro... sono così inquietanti!!! Qua ci troviamo nella stanza dell'Amyrlin ancora a Faldara. Con lei ci sono Verin e ovviamente Moiraine. La discussione verte sulla possibilità che un'iscrizione lasciata dagli invasori sia una profezia. Scena misteriosamente agghiacciante per chi, come me non sa nulla e ha un certo qualcuno, che invece SA, che si diverte a girare il dito nella piaga... dannato!

"E naturalmente" aggiunse V con calma "l'uomo che incanala deve essere uno dei tre giovani ragazzi che stanno viaggiando con te, M"
M la fissò sconvolta. Inconsapevole del mondo? Sono io la sciocca, si disse. Prima di realizzare cosa stesse facendo, aveva attinto al bagliore pulsante che percepiva sempre lì in attesa, la Vera Fonte. L'Unico Potere le fluì nelle vene, caricandola di energia, smorzando la lucentezza del Potere che proveniva dall'AMyrlyn S, che stava facendo lo stesso.M non aveva mai pensato prima d'ora di usare il Potere contro una'altra Aes S. Viviamo in tempi pericolosi, e il modno è in un equilibrio precario, quello che va fatto, va fatto. Deve essere fatto. Oh, Verin, perchè devi sempre cacciare il naso dove non dovresti? si disse M.
V chiuse il libro e lo appese di nuovo alla cinta, poi guardò le donne. Non poteva mancare di vedere l'aureola che circondava le due donne, la luce che scaturiva dal tocco della Vera Fonte. Solo le perdone addestrate a loro volta a incanalare potevano vedere la luminosità, ma non c'era una possibilità che un'Aes S non l'avrebbe notata in una donna ordinaria.
Una traccia di soddisfazione di disegnò sul volto di Verin, ma non c'era segno che si rendesse conto di aver scagliato un fulmine micidiale. Sembrava soltanto che avesse trovato un altro pezzo che s'incastrava nel rompicapo. "Sì, penso che debba essere così. M non poteva fare tutto questo da sola, e chi poteva essere migliore come aiuto se non la sua amica di gioventù, che era solita sgattaiolare insieme con lei per rubare di nascosto i dolci?" V battè le palpebre "Perdonami, Madre. Questo non avrei dovuto dirlo"
"Verin, Verin" L'Amyrlin S scosse la testa meravigliata. "Stai accusando la tua Sorella... e me? Di... non voglio nemmeno dire. E tu sei preoccupata per aver parlato con un tono troppo familiare all'Amyrlin S? Tu hai provocato un buco nella nave e ti preoccupi che piova. Pensa a quello che stai suggerendo, Figlia"
E' troppo tardi, pensò M. Se non ci fossimo fatte prendere dal panico e non avessimo attinto alla Fonte, forse in quel caso avrebbe funzinato. Ma lei adesso ne è sicura, continuò con il pensiero. "Perchè ci stai dicendo questo, V?" disse ad alta voce "Se tu credi in quello che dici, allora dovresti dirlo alle altre Sorelle, alle Rosse in particolare" V sgranò gli occhi per la sorpresa "Sì, sì, suppongo che dovrei. Non ci avevo pensato. Però se lo facessi voi verreste quietate, e l'uomo domato. [...]"
Lei sta pensando solo alla conoscenza, si disse M meravigliata. Siamo al culmine della più terribile delle profezie che la terra ha conosciuto, forse la fine del mondo, e a lei interessa solo il sapere. Ma resta pur sempre un pericolo, proprio per questo, pensò M.
[...]
"Basta così, Sorella" disse M, e rilasciò la presa sulla Vera Fonte [...] "Siediti, V, raccontaci che cosa sai e come lo hai scoperto. Non tralasciare nulla"
[...]
E' improbabile" iniziò a dire V "che chiunque altra non abbia studiato i vecchi documenti in maniera approfondita possa aver notato qualcosa, eccetto che voi vi state comportando in modo insolito. Perdonami, Madre. E' stato circa vent'anni fa, quando Tar Valon era assediata, che ho avuto la mia prima intuizione, e quello era solamente..."
Luce aiutami. V, quanto ti ho adorata per quei dolcetti e per il tuo petto sul quale piangere. Ma farò quello che devo. Lo farò. Devo, pensò M.

Solo io ci vedo, oltre al glaciale mistero, anche un'incredibile dolcezza?