Le storie di
Richard B. Matheson si centrano sulla descrizione dello stato d'animo e sulla reazione della psiche
dei protagonista in situazioni al di fuori dal normale. Lontano dai temi classici della fantascienza,
ma maestro nell'immaginare l'oltre.
In 'Io sono Leggenda', si mette in discussione il concetto stesso di umanità. Si osserva la spirale verso l'inferno di un animale sociale (l'uomo) costretto alla solitudine e il mutamento sociale in reazione al morbo.
'3mm al giorno' è un countdown alla follia, ogni giorno la speranza si affievolisce, la rabbia per l'impotenza difronte al destino,
e alla disgregazione degli affetti e ancora una volta della vita sociale. Il tutto intervallanto da una lucida visione del mondo dagli occhi di un mini-uomo.
In 'Io sono Helen Driscoll' il tema cambia, gli sconvolgimenti psicologici mettono a rischio la socialità del protagonista, ma non la annientano come nelle altre storie. Uno splendido giallo, con tutti gli elementi giusti.
Nell'antologia ci sono un sacco di altre piccole storie, tutte inquietanti... ma dallo scenaggiatore di molte delle storie di Ai Confini della Realtà (e di tanti altri film) ci aspettiamo questo e altro, no?
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The amazing thing is that every atom in your body came from a star that exploded. And, the atoms in your left hand probably came from a different star than your right hand.
It really is the most poetic thing I know about physics: You are all stardust.
You couldn’t be here if stars hadn’t exploded, because the elements - the carbon, nitrogen, oxygen, iron, all the things that matter for evolution - weren’t created at the beginning of time. They were created in the nuclear furnaces of stars, and the only way they could get into your body is if those stars were kind enough to explode.
So, forget Jesus. The stars died so that you could be here today.
"A Universe From Nothing" by Lawrence Krauss, AAI 2009 (16:50-17:23)