La questione è semplice:
come fa la torre bianca a sostentarsi economicamente?
Come mai dispone perennemente di un tesoro immane e di depositi bancari spropositati in tutte dico tutte le città del mondo?


inizio spoiler











In tutti i libri non viene mai accennato. Vediamo eleyne che si barcamena per affrontare l'assedio a Caemlyn tra banchieri e mercanti e la più bella notizia della gionarta è il ritrovmanto di una miniera di allume.Qaundo ho letto il capitolo non sapevo ancora cosa gli potesse servire, io il potassio di allume lo uso come deodorante insieme ad altri (evitate di immaginarmi mentre mi strofino le ascelle in una miniera), infatti mi è venuto da ridere, tutti così contenti di non puzzare più e di affrontare l'assedio freschi e profumati.
Viene usato anche come disinfettante. Ma neppure questa è la spiegazione. ho sercato e ho trovato questo:

"L’allume veniva usato per le sue qualità astringenti in medicina"

Anche questo mi ha fatto un po' ridere, tutti contenti di non andare di corpo. Poi ho continuato a leggere e ho visto la luce:

"Nel medioevo si usava per la concia del cuoio e nella tecnica tintoria della lana e della seta (il fissaggio delle sostanze coloranti sulle fibre non era possibile senza un preventivo passaggio nell’acqua alluminosa).
Nel Rinascimento la fiorente industria della lana necessitava di un costante apporto di allume."

Quindi Caemlyn capitale della moda.Questa era in effetti una grande notizia.

Si può immaginare per ragionamento come girasse l'economia in Randland, tributi dei grandi signori e produttori felici per i prodotti tipici: Tabacco dei due fiumi(La svizzera!), Olio di pesci per le lampade a Mayene, Olio di oliva di Tear per gli stessi motivi, le altre città sul mare si affidano al commercio, e cosi' via. I Marini anche loro sul commercio e sulla porcellana che ora sappiamo non essere loro.

Facendo il paragone con la torre nera, vediamo che questa è autosufficente: costruiscono, forgiano, zappano, scavano, tutto con il potere per allenarsi, per cucire e cucinare ci pensano le mogli (un kibbuz).

Nella torre bianca invece tutto i servitori fanno (che vorranno essere pagati o almeno mangiare qualcosa), le aes sedai pensano giustamente a salvare il mondo.
Ritorniamo alla domanda: I soldi chi li caccia fuori?
Ho pensato: Tar valon è una metropoli e vanno avanti con i tributi, però sono così ingenti da giustificare un così grande sfarzo? Cioè Elaida vuole costruirsi un palazzo grande come la torre bianca, una g opera grade come il ponte di messina che manco l'Italia riesce a fare, e non le dice ninete nessuno che i soldi forse possono finire? Alviarin dice: raddoppiamo la guardia cittadina, ah certo, tanto i soldi non mancano.
Me lo sono spiegato dicendo che in effetti Tar Valon non ha bisogno di un esercito regolare e quindi il budget militare è limitato. Ho pensato ad alcune nazioni moderne che impiegano buona parte dei tributi come il 30% se non il 60% in spese militari, e la mancanza di un esercito può portare ad altre forme di spesa per il popolo od altro (come la svizzera).
Oppure fin dalla sua fondazione chi ha fondato Tar valon ha ammassato ricchezze creando forse anche banche con i tributi delle nazioni che l'anno fondata,Le aes sedai donne come Latra Posae al tempo della pazzia avevano ancora grandi fortune.

Penso che la bellezza di questa saga sia nella verosimiglianza delle situazioni. In altre saghe fantasy gli eroi non hanno mai problemi di soldi (saga di shannara), qualche volta problemi di cibo. E' impagabile pensare come si guadagnano il pane Rand e Mat nel loro cammino verso Tar valon nel primo libro. O pensare a Nynaeve e ed Egwene che vanno in banca a prelevare con tutti gli agi. Da noi si fa la fila per pagare bollette.

















fine spoiler


Sappiatemi dire le vostre opinioni.

C'era già una discussione qui


nihilim

magari qualche buon mod attaccherà assieme queste due discussioni....

comunque tornando all'allume...nell'età medioevale e moderna era un componente essenziale nelle manifatture tessili, perchè serviva a fissare le tinture sui tessuti, ed era relativamente raro e costoso. Una grande dinastia fiorentina come quella dei Medici fondò una notevole parte della proprio fortuna, oltre che sui prestiti bancari, anche proprio sul commercio dell'allume, che se non ricordo male veniva estratto sui Monti della Tolfa nel Lazio.

Per ciò che riguarda l'economia di ciascuna nazione nella WOT: come ricorda semsteve ognuna ha un suo prodotto tipico (anche prodotti non grezzi: come le tinture a Tarabon o i tappeti di Tear), che costituisce certo una ricca entrata del budget, ma comunque non credo che senza quelli vadano in rovina (cioè credo e spero che abbiano le loro economie ben strutturate, con agricoltura e manifatture sviluppate), a meno che siano nazioni a monocoltura come certe africane di oggi, che dipendono totalmente dai prezzi fluttuanti dell'esportazione di un unico prodotto (di piantagione o minerario, tipo te' caffè diamanti).

Riassumendo l'economia della WOT di Jordan assomiglia molto a quella delle nazioni europee tra i sec. XVI e XVII, anche se ovviamente in scala molto più ridotta