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12/02/2008 19:43
 
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frankifol, 12/02/2008 19.19:

credo che la diffusione del genere dipenda quasi esclusivamente dal successo del sda versione cinematografica. Hp ha pure contribuito, ma in maniera differente. Credo che la sua pubblicazione e trasposizione abbia dato il via ad un filone "giovanilistico" del genere, tra mutanti, streghette e bambini dotati di poteri.
Diversamente da molti di voi ritengo questo sia un bene. Cosa avevamo prima ? Scaffali fantasy ridotti per dimensioni pieni stracolmi di shannara. Altro si trovava guadando bene (zimmer) altro è passato come una meteora (tad williams) altro, per la pochezza dei concorrenti passava per capolavoro (eddings, w&h). Per trovare poi i tomi della nord si doveva mettere in piedi una caccia al tesoro. Infine, qualche cultore si leggeva la leguin. Cosa abbiamo ora? Pareti intere coperte di libri fantasy. Temo che questo porti a scadimento della qualità? Nemmeno per sogno. E i fatti parlano chiaro. Negli ultimi pochi anni abbiamo assistito alla pubblicazione di jordan (abbandonata nei primi anni 90 dalla mondadori) e martin (storpiato sempre da mondadori). La fanucci poi ha avuto il coraggio di importare autori nuovi: la hobb e mieville su tutti. La prima molto originale e sempre di qualità, un genio assoluto il secondo, anche volendolo vedere al di fuori del genere. La nord ha rifatto capolino riproponendo feist, non limitandosi al vecchio signore della magia ma pubblicando via via le nuove trilogie. Vogliamo dimenticare l'armenia con erikson? La sua sola comparsa, edito da una casa editrice che fino ad ora ha prodotto ottime traduzioni e ha diviso i tomi solo in una circostanza, mi farebbe dire che siamo di fronte ad una nuova età dell'oro. Quasi mi sfugge keyes. I suoi regni delle spine e delle ossa sono una lettura fantastica. Senza stare a spremermi ho tirato fuori sette autori di altissimo livello. Credo sia più di quanto si sia osservato nell'era pre sda. Poi certo, si rischia di imbattersi in enormi boiate (qualcuno ha provato la città delle torri di baker?), ma è anche vero che circolano volumi al di fuori di saghe lunghe che fanno la loro porca figura. Senza stare a pensarci troppo, abbiamo disponibili jonathan strange e mr norrel, il raccoglitore di anime di campbell (assolutamente da leggere!), la trilogia russa di lukjanenko e molti altri di sicuro che mi sono sfuggiti.
Il futuro come lo prevedo?Pieno di vaccate, ma con potenziali gemme in mezzo. A breve la fanucci inizierà a pubblicare rothfuss. Dopo l'uscita di amol credo avremmo la possibilità di leggere in italiano l'opera di sanderson, sul quale si dice un gran bene. Se qualcuno sarà coraggioso, ci sono un paio di ottime saghe di williams da proporre (o riproporre: quanti hanno letto il ciclo delle spade?). Oltreoceano si parla molto bene di glen cook (la cui trilogia sulla black legion è in rampa di lancio nella mia lista dei desideri su ibs), e di R. Scott bakker.
Insomma, se a voi la situazione pare peggiorata, credo siate solo un po' nostalgici.....





Infatti l'onda lunga dei film ha permesso a case editrici italiane di puntare su romanzi GIA' ESISTENTI, decisione scontata perchè si è aperto il mercato e quindi l'occasione andava sfruttata. Il problema è: perche non vi hanno investito prima? Perchè non hanno creduto nelle loro potenzialità, vedi Mondadori con Jordan e ricordate che stiamo parlando di una decina d'anni fa, non un secolo.
La fertilità attuale del mercato-fantasy inoltre porta anche le estreme conseguenze, che sono quelle che ho detto sopra: alcuni libri fotocopia, altri insulsi, molti dei quali dannosi al genere stesso. La recente proliferazione di autori italiani, inoltre, è indubbiamente un bel segno. Ma nessuno di loro potrà crescere (e con essi le loro opere) se il fantasy continuerà ad essere visto come il genere dei ragazzi che sono stanchi di giocare ai videogames. Questo, purtroppo, è un pregiudizio diffuso che il marketing affannoso di questi tempi non cancella, ma acuisce, in quanto esso, per natura, è ondivago e temo che possa pure finire per riportare le cose come pochi anni fa. Scaffali compresi.

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