Il re è morto! Lunga vita al re! ovvero la fine di Terry Brooks

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frankifol
00venerdì 23 settembre 2005 15:32
secondo me un'opera è commerciale quando si propone con modalità che non hanno nulla di originale sfruttando cliquet (scritto bene?) che tirano economicamente in un certo periodo.
DragoRinato
00venerdì 23 settembre 2005 16:47
Re:

Scritto da: miticoooo 22/09/2005 23.16
X DRAGO: goodkind è un autore che vive di una doppia personalità secondo me, una buona che ne fà un buon scrittore e una pessima che ne fà un pessimo scrittore, le sue pagine sanno essere belle da impazzire o carta straccia nello stesso libro.



Hai perfettamente ragione.

Alcuni passaggi sono pessimi e alcuni straordinari.

Dico solo che il finale de "La Fratellanza dell'Ordine"
mi ha davvero commosso. [SM=x494552]
al'Lan Mandragoran
00sabato 24 settembre 2005 01:17
Re: attila!

Scritto da: Seaworth 22/09/2005 23.03

Miticoo, io affermo che Le ultime produzioni di Brooks siano vergognose, in particolare l'ultimo libro, che pregiudica in modo assolutamente negativo l'intera trilogia. Il parere sui primi l'ho già espresso.



Concordo con Seaworth, e pensare che proprio grazie a Brooks ho scoperto il fantasy.
Ho appena iniziato a leggere la regina degli straken ma se è come i primi due allora... [SM=x494524] [SM=x494524] [SM=x494524]
E' ripetitivo fino all'inverosimile, spero che con questo libro si sbrogli un pò.
Seaworth
00domenica 25 settembre 2005 02:25
cosa vuol dire??
Scusa Drago, sono puntiglioso, ma cosa c'entra? Cioè, perchè Martin scrive, o scriveva sceneggiature lo rende commerciale? Io non penso proprio,se mai diventerà commerciale sarà perchè tirerà all'inverosimile la sua saga, libro dopo libro.
Questo per me è commerciale, non il lavoro che faceva prima, o fa adesso.
Staurophylaktos
00domenica 25 settembre 2005 12:17
Sono d'accordo con Seaworth. E' ininfluente cosa abbia fatto prima, a renderlo o meno commerciale (come scrittore fantasy) sarà il risultato dei suoi libri.
DragoRinato
00domenica 25 settembre 2005 14:30
Avete frainteso... e ovvio che il fatto di aver lavorato prima in altri campi non renda i suoi libri commerciali.

Sottolineavo solo il fatto che lui conosce il mondo commerciale, ed
anche i suoi libri lo sono (nel senso buono), ovvero vendono, hanno un buon volume di affari.

Però, come giustamente sottolineava Sea, bisogna prima definire
commerciale.

Brooks sforna libri a ritmi impressionanti, o è un genio o finisce le (già) povere idee.
E questo infatti è accaduto a quanto raccontate.

Jordan è vero che sono vent'anni che scrive ma (conan a parte)
la sua è un opera unica, spezzata per essere fruibile agli
utenti.

Così come lo stesso Martin, o Eddings, o qualsiasi altro autore
che si diletti in saghe, ovvero la maggiorparte.

[Modificato da DragoRinato 25/09/2005 14.31]

al'Lan Mandragoran
00domenica 25 settembre 2005 19:49
Sono d'accordo con il Drago, e penso che il motivo per cui Brooks sforni libri così velocemente è che non ci spende su molto tempo per controllarne la qualità.
Secondo me fa troppo affidamento sulla vendibilità che si è instaurata intorno ai suoi libri (del resto i negozi ne sono praticamente pieni), e che quindi impieghi solo lo stretto necessario per buttare giù la storia senza neanche chiedersi se, probabilmente, non stia diventando un pò ripetitivo.
I casi sono due: O sa di essere ripetitivo ma conta appunto sulla vendibilità dei suoi libri (Spero vivamente di no![SM=x494539] ). Oppure non si rende conto di esserlo.
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