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09/12/2013 21:49
 
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Re:
Si potrebbe aprire un topic a parte per praticamente metà dei punti disccussi [SM=x494540]

Diocùro, 09/12/2013 18:54:


Qui è lascito tutto a come la si intende la cosa. Tu asserisci questo, forte del fatto che per quanti cicli, forse infiniti, abbia girato la ruota, l'esito è stato immutabile. Rand infatti non "distrugge", uccide mi sembra un termine dalla connotazione troppo umana, ma imprigiona nuovamente il T. Quindi questo pregiudica la possibilità dell'avvento di una nuova riapertura della sua prigione. E' una buona spiegazione, difficile da oppugnare, ma io sono convito, anche oltre la sua natura caotica, che l'esito non sia scontato. In quanto questo sarebbe sicuro se le forze in campo fossero unicamente luce e ombra, ma tra le forze abbiamo l'umanità, un'ago della bilancia, che si sono influenzati dal disegno, ma un seppur minimo di arbitrio ce l'hanno. Se il disegno è un'assoluto ( [SM=x494541] ) e il T è caos, rimane comunque immutabile. Per questo dico che il T è la forza che semina il caos e non ella stessa, il fattore umanità è imprevedibile: Basti pensare alle pietre portali, se ricordi bene c'erano infiniti mondi, bivi, diramazioni del disegno. Nella grande caccia lui ne sperimenta molti, visioni di probabili eventi futuri, e ricordo che in alcuni era la luce stessa a perdere.


Se ben ricordi il T. è al "centro" di tutti questi possibili Disegni, è la costante dell'universo, in pratica.
Per questo l'ho identificato col caos: è l'elemento caotico presente in tutte le realtà (o, almeno, si presume).
L'umanità poi è ovviamente l'ago della bilancia ed è quella che il T. prova a convincere per ottenere la vittoria. D'altro canto l'umanità è sempre, per propria stessa natura, più propensa all'ordine che al caos, semplicemente perché l'ordine, in fin dei conti, da una certa dose di sicurezza. Il caos è imprevedibile per definizione.

Diocùro, 09/12/2013 18:54:

E' una pagliacciata perché tutti sanno, e su questo nulla da eccepire, ma la trovo una condizione un umana. Ovvero, se ti sta bene quel che hai, poco importa quello che ti circonda. E' un po' forzato il paragone, però mi chiedo, concretamente, quali sono le opzioni dell'umanità? Come potrebbero modificare la loro condizione? Poi mettici che, o distrugga o no il T si verrebbe a creare un surrogato spento della vita bhe... E triste? Si è triste.


C'è forse un "un" in più nella prima frase?
Comunque, è effettivamente così, per questo ho detto in precedenza che, benché l'umanità nel complesso abbia perso, i singoli individui hanno vinto. Ad una persona interessa il giusto quale sia la condizione umana, soprattutto se non è una studiosa. Inoltre, come hai ben detto, non è che abbia opzioni (a meno di non voler distruggere il Disegno).

Diocùro, 09/12/2013 18:54:

Nell'epoca leggendaria, nel collam daan, si studiava il modo di poter connettere le due metà della vera fonte. Ma non c'ho mai creduto più di tanto, perché se Mierin avesse, anche in minima parte, assaggiato il vero potere, durante questi esperimenti, sarebbe entrata in contatto con il Tenebroso. Quindi l'apertura della prigione è stata "volontaria". Anch'io mi sono chiesto, cosa c'è sotto? Perché con frecciate o frasi spezzate mi fai intendere che nell'epoca leggendaria c'era qualcosa di marcio? Forse un po' come i Pretoriani o i Giannizzeri? Forti del loro retaggio e passato, sono iniziati a marcire dell'interno, rimanendo di facciata, forti e immacolati? Per questo io aspettavo, con struggimento, un prequel sull'epoca leggendaria.


Ma Mierin assaggiò il vero potere: se non ricordo male il Foro fu aperto proprio perché, dopo aver scoperto che c'era una terza fonte di energia, Mierin ed il suo "team di ricerca" provò ad usarla creando, appunto, il Foro.
Il qualcosa di marcio viene spiegato diverse volte da LTT e da Rand alla fine: era un mondo di pace, ma c'era pace solo apparente perché in basso c'era della tensione che poi è esplosa. Non si capisce bene quali siano i motivi di tensione, ma probabilmente la società puntava troppo a creare dei "Campioni" da seguire e questo attirava le invidie di molti. Anche dalla descrizione di cosa accadde nell'ultimo periodo dell'EL si capisce che in effetti la tensione c'era.

Diocùro, 09/12/2013 18:54:

Una seconda possibilità io la vedo limitata. Per concezione, una seconda possibilità ti permettere di rimediare agli errori fatti, però, come hai detto, questo è possibile se si ha cognizione dell'errore fatto. Nella mia vita ho constatato che la cosa più frustrante in assoluto è cercar di far capire, oltre ogni ragionevole dubbio, l'errore a qualcuno che non concepisce (bada bene, non "ammettere" ma "comprendere") di aver sbagliato.


D'altro canto è Rand che ha in mano il fucile e lui ricorda gli errori passati. La contaminazione di Saidin è stata colpa sua senza alcun dubbio (almeno in grossa parte) ed ora ha due scelte:
a) porre rimedio agli errori commessi
b) distruggere l'esistenza.
Tutto sommato è comprensibile l'aver scelto l'opzione a).

Diocùro, 09/12/2013 18:54:

Che gli umani siano diversi, ne convengo pienamente. Parlando di multiversi, chissà se nella mente di Jordan (ne ho quasi la certezza) il mondo della ruota non sia altro che uno dei versi possibili, una dimensione di fianco alla nostra con le sue leggi fisiche e tutto ciò che ne consegue.


Purtroppo non è vissuto abbastanza per dircelo [SM=x494525]

Diocùro, 09/12/2013 18:54:

Non ne sono proprio sicuro, se ricordi, nella visione proposta dal T, quella dove Rand entrando nella locanda di Caemlyn (il leone e la regina?)e rivela chi è, viene braccato in quanto incanalatore. Per questo dico: Il T vince, le azioni che hanno una connotazione "buona" scompaiono. Il T viene distrutto, le azioni che hanno una connotazione "cattiva" scompaiono.


Hmm, non ricordo questo passo in particolare.
Però, in quel caso, braccare un incalanatore maschio non è considerabile azione cattiva.
Uno dei motivi per cui ritengo che solo in apparenza, nella Ruota, tutto venga diviso in buono e cattivo, è il trattamento subito dagli incalanatori maschi.
Sono destinati ad impazzire e quasi sicuramente faranno del male agli altri quindi sarebbe un bene domarli/ucciderli.
Eppure la salvezza del mondo dipende dalla rinascita del Drago che quindi non deve essere domato. È giusto trattare gli altri diversamente? Da un punto di vista prettamente pragmatico direi di sì, ma da un punto di vista morale non saprei (chiaramente mi riferisco al periodo in cui il Drago è già rinato).

Diocùro, 09/12/2013 18:54:

Così disse Morpheus [SM=x494540]. Verissimo. Mettiamola in quest'altro modo allora: (non ricordo il nome preciso di questo principio filosofico) io no sono mai stato in Russia, quindi per quanto ne so la Russia non esiste. Ma la natura umana mette sempre in discussione, io "sento" che la terra è piatta e che c'è un "sotto" e un "sopra". Ora, io, nonostante tutto, metto in discussione quanto "sento". Quindi, in vece di questo, io ritengo assoluto qualsiasi cosa che travalichi il dubbio e la discussione su esso.


Sinceramente non sono sicuro di aver capito il ragionamento, comunque, quel che senti, spesso è un misto di bagaglio culturale ed informazioni derivanti dagli altri. Anche perché ci sono modi "a occhio" per capire che la Terra non sia piatta e non penso che tutti i popoli del mondo prima fossero convinti di vivere su una tavola (soprattutto i popoli di naviganti).
Infatti, ora ci penso, mi pare che nella mitologia norrena la terra sia sferica.
Ma comunque il discorso non cambia: il tuo "sentire" è una percezione tanto quanto il "vedere" ed è già interpretato. Qualcosa che vada contro questo "sentire" può essere banalmente sbagliato. Ad esempio, se ti dico che so volare, tu "sentiresti" puzza di stronz*ta [SM=x494540]

Diocùro, 09/12/2013 18:54:

Ma io infatti proprio per questo non ho asserito che avrebbe potuto usarle nel 4o libro. Dopo la ripulitura, per me, era perfettamente plausibile. Certo, Rand era bloccato dal non saper "come" vincere TGD. Mierin è stata una reietta per millenni, bloccata ma non assopita, e prima un Aes Sedai per centenni, quindi assetata di potere, ma padrona di se stessa. Fermo restando che io non trovo una cazzata che Rand non abbia sfasciato shayol ghul con le chiavi d'accesso, dico solo che avrei preferito che lui fosse asceso, evitando anche quel turpe destino della ciclicità. Sempre se era possibile, ma alla fine credo anche che sia andata meglio così. Magari non mi sarebbe piaciuto [SM=x494540]


Eh, ma se ricordi bene, Mierin non l'ha mai toccati i Choeden Kal. Altrimenti il mondo era bello che suo (come si è visto nell'ultimo libro, il suo amore per il Drago arriva fino ad un certo punto).
L'unico caso in cui Mierin è nella condizione di prendere i Choeden Kal è alla fine del quarto libro dove, tuttavia, non solo non sa dove si trovi nella confusione fatta da Asmodean e Rand, ma questi ha in mano l'altro Choeden Kal e per lei sarebbe una scommessa rischiosa il tentare quanto possa ancora incanalare.
Comunque, nel caso tu non l'abbia mai letta, ti consiglio la prima trilogia di Mistborn a rigurado.
Uno degli eventi del lore dell'opera è un what if... proprio di questo: cioè con Rand che decide di usare il potere ed ascendere (ovviamente non è davvero lui, ma la situazione è talmente simile che non ho potuto non cogliere il riferimento).
Il risultato è piuttosto mediocre, con una creatura tutto sommato ignorante che prova ad amministrare un sistema complesso come l'universo.

Diocùro, 09/12/2013 18:54:

Noto un punto dolente? [SM=x494540] Sinceramente ho letto solo i Principi, invero che lui applicava ciò solo alla politica, ma non ci vedo tanta differenza. Forse ho sbagliato a usare ciò nell'accezione comune, però dare la colpa a lui... Mi hai frainteso. Non mi sono coperto dietro l'imponente figura di Machiavelli, affatto. Mi sento di chiarire questo punto perché, troppo spesso, come hai ben detto, uomini indegni si sono fatti scudo delle parole di uomini grandi. Cristo ne è l'esempio più eclatante.


In realtà la differenza è abissale: un politico, o, meglio, un principe, ha nelle sue mani il destino del regno ed è necessario che faccia il possibile per il bene della popolazione e del regno stesso.
Un normale inviduo può avere qualcosa molto meno importante sull'altro piatto della bilancia e non è detto che sia disposto a tutto per ottenere ciò che vuole.

Diocùro, 09/12/2013 18:54:

Frose ci sono riuscito a quotare [SM=x494573]


Il che è un bene, perché la mia spiegazione aveva un bug verso la fine a quanto ho visto [SM=x494540]

Diocùro, 09/12/2013 18:54:

P.S.
Una domanda che mi sono fatto in passato e che voglio girartela. Ricordi, quando Rand passa nelle colonne del Rhuidaen e vede il suo passato sino all'epoca leggendaria? Bhè li si deduce che l'umanità abbia intrapreso, se non la colonizzazione, l'esplorazione spaziale. Mi ricordo quelle navicelle Jo, anche Lanfear accenna a qualcosa sulle stelle. Spesso mi sono chiesto che fine avessero fatto quegli uomini, e se avessero colonizzato altri pianeti, perché non hanno fatto ritorno?
Sai io amo la Ruota proprio per questo. Pensa, ci sarebbero stati addirittura gli spunti per un Thecno Fantasy!


Da quel che si capisce pare che l'EL fosse una specie di mondo steampunk.
Non ho ben capito perché usassero le spade quando avevano i fucili, d'altro canto pare che la scienza in loro possesso fosse mediocre: grazie al potere potevano imbrogliare la scienza, nel senso che otteneva risultati senza conoscere bene il motivo, ad esempio, spiegare fisicamente il creare un tunnel nello spazio-tempo è al di là della portata di Rand come anche di quella di Asmodean), eppure lo fanno lo stesso.
Probabilmente fucili e navicelle funzionavano con il potere e non con la scienza nuda e cruda, dunque contro un incalanatore potevano essere poco efficaci (a differenza del buon vecchio acciaio).
Inoltre è possibile che la loro situazione a livello di esplorazione spaziale non fosse troppo diversa dalla nostra.
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