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Ilgard, 09/12/2013 21:49:

Si potrebbe aprire un topic a parte per praticamente metà dei punti disccussi [SM=x494540]



Metà?[SM=x494540] Forse di più.

Ilgard, 09/12/2013 21:49:

Se ben ricordi il T. è al "centro" di tutti questi possibili Disegni, è la costante dell'universo, in pratica.
Per questo l'ho identificato col caos: è l'elemento caotico presente in tutte le realtà (o, almeno, si presume).
L'umanità poi è ovviamente l'ago della bilancia ed è quella che il T. prova a convincere per ottenere la vittoria. D'altro canto l'umanità è sempre, per propria stessa natura, più propensa all'ordine che al caos, semplicemente perché l'ordine, in fin dei conti, da una certa dose di sicurezza. Il caos è imprevedibile per definizione.



Si, il Tenebroso è una costante di tutti i mondi. Per fare un'esempio, quando Rand, Selena (alias Lanfear)e Hurin sono dispersi in una delle realtà, li si trovano davanti a uno dei monumenti di Hawkwind, all'inverso, ovvero che era un monumento alla vittoria dei i Trolloc e non per Il re. Ma nonostante questo continuo a non vedere l'esito scontato, difficile oltre ogni dire, ma non certo. Poi se ci metti che difficilmente un'opera di tale livello poteva finire male... [SM=x494540]

Ilgard, 09/12/2013 21:49:

C'è forse un "un" in più nella prima frase?



"Orrore" di battitura [SM=x494587]

Ilgard, 09/12/2013 21:49:

Ma Mierin assaggiò il vero potere: se non ricordo male il Foro fu aperto proprio perché, dopo aver scoperto che c'era una terza fonte di energia, Mierin ed il suo "team di ricerca" provò ad usarla creando, appunto, il Foro.
Il qualcosa di marcio viene spiegato diverse volte da LTT e da Rand alla fine: era un mondo di pace, ma c'era pace solo apparente perché in basso c'era della tensione che poi è esplosa. Non si capisce bene quali siano i motivi di tensione, ma probabilmente la società puntava troppo a creare dei "Campioni" da seguire e questo attirava le invidie di molti. Anche dalla descrizione di cosa accadde nell'ultimo periodo dell'EL si capisce che in effetti la tensione c'era.



No, io intendevo che non c'ho mai creduto che l'apertura fu accidentale. Proprio per avvalere quanto dicevi, che condivido, e che il T, anche se chiuso, tange il mondo.

Eppure Aes Sedai significa "servire". Vero che nel corso della storia abbiamo esempi di distorsione di figure o di ordini, non a caso ho fatto l'esempio dei Pretoriani e dei Giannizzeri. Quella tensione si avverte certo, ma non mi pare sia esplosa. Ad ogni modo i dati in nostro possesso sono miseri... difficile avere un quadro completo.

Ilgard, 09/12/2013 21:49:

D'altro canto è Rand che ha in mano il fucile e lui ricorda gli errori passati. La contaminazione di Saidin è stata colpa sua senza alcun dubbio (almeno in grossa parte) ed ora ha due scelte:
a) porre rimedio agli errori commessi
b) distruggere l'esistenza.
Tutto sommato è comprensibile l'aver scelto l'opzione a).



Sicuramente. Una decisione che forse l'intera totalità della razza umana avrebbe preso, fregandosene della ciclicità e dell'inalterabilità.

Ilgard, 09/12/2013 21:49:

Hmm, non ricordo questo passo in particolare.
Però, in quel caso, braccare un incalanatore maschio non è considerabile azione cattiva.
Uno dei motivi per cui ritengo che solo in apparenza, nella Ruota, tutto venga diviso in buono e cattivo, è il trattamento subito dagli incalanatori maschi.
Sono destinati ad impazzire e quasi sicuramente faranno del male agli altri quindi sarebbe un bene domarli/ucciderli.
Eppure la salvezza del mondo dipende dalla rinascita del Drago che quindi non deve essere domato. È giusto trattare gli altri diversamente? Da un punto di vista prettamente pragmatico direi di sì, ma da un punto di vista morale non saprei (chiaramente mi riferisco al periodo in cui il Drago è già rinato).



Cattiva è un'accezione generica che sto dando, mettiamo che provocare dolore è "cattivo" e non provocare dolore è "buono", quindi o con l'assenza, o con la presenza del T, uno dei due aspetti viene a mancare.

La questione degli incanalatori? E' sempre stata eticamente dubbia, non c'è "dubbio" ( ;)passami il gioco di parole), eppure "praticamente" è sensato. Dicevi bene che definire bene e male a prescindere, è cosa da sciocchi. Per questo io applico in generis, il fine giustifica i mezzi, su questioni di un certo rilievo.

Ilgard, 09/12/2013 21:49:

Sinceramente non sono sicuro di aver capito il ragionamento, comunque, quel che senti, spesso è un misto di bagaglio culturale ed informazioni derivanti dagli altri. Anche perché ci sono modi "a occhio" per capire che la Terra non sia piatta e non penso che tutti i popoli del mondo prima fossero convinti di vivere su una tavola (soprattutto i popoli di naviganti).
Infatti, ora ci penso, mi pare che nella mitologia norrena la terra sia sferica.
Ma comunque il discorso non cambia: il tuo "sentire" è una percezione tanto quanto il "vedere" ed è già interpretato. Qualcosa che vada contro questo "sentire" può essere banalmente sbagliato. Ad esempio, se ti dico che so volare, tu "sentiresti" puzza di stronz*ta [SM=x494540]



Io non discuto su questo, è la semplice verità. Te la metto in questi termini, puoi interpretare tutto, qualsiasi percezione, qualsiasi contesto, eccetera... Di tutto questo puoi mettere in dubbio e avere torto o ragione. Non a caso si dice che l'unica certezza della vita sia la morte. Puoi interpretarla la morte, puoi ragionarci sopra, che ci sia qualcosa dopo è plausibile ma che venga la fine di tutto è un postulato. Un assoluto che si regge su se stesso. Gli umani hanno pochissime sicurezze (le tasse ne sono una [SM=x494540]) ma la morte, secondo me, è l'unica.

Ilgard, 09/12/2013 21:49:

Eh, ma se ricordi bene, Mierin non l'ha mai toccati i Choeden Kal. Altrimenti il mondo era bello che suo (come si è visto nell'ultimo libro, il suo amore per il Drago arriva fino ad un certo punto).
L'unico caso in cui Mierin è nella condizione di prendere i Choeden Kal è alla fine del quarto libro dove, tuttavia, non solo non sa dove si trovi nella confusione fatta da Asmodean e Rand, ma questi ha in mano l'altro Choeden Kal e per lei sarebbe una scommessa rischiosa il tentare quanto possa ancora incanalare.
Comunque, nel caso tu non l'abbia mai letta, ti consiglio la prima trilogia di Mistborn a rigurado.
Uno degli eventi del lore dell'opera è un what if... proprio di questo: cioè con Rand che decide di usare il potere ed ascendere (ovviamente non è davvero lui, ma la situazione è talmente simile che non ho potuto non cogliere il riferimento).
Il risultato è piuttosto mediocre, con una creatura tutto sommato ignorante che prova ad amministrare un sistema complesso come l'universo.



Mi stavo accingendo a leggere Elantris, ma per ora ho ripiegato sulla trilogia di Kvote di Rothfuss. Ad ogni modo credo che alla fine tutto si sarebbe risolto in un macello colossale, se Rand fosse asceso. Il potere corrode chi non ce l'ha, Invero, ma anche chi l'ha, forse maggiormente secondo me. Ma ti ripeto era più un discorso di piacere che altro, un pensiero puerile, che avvolte mi solleticava quando leggevo l'impotenza di Rand. Total Devastation [SM=x494588]. Cmq ho intenzione di leggere i mattoni di Sanderson, anche il suo modo di scrivere non mi entusiasma molto, almeno da quello che ho letto nei tre della Ruota.

Ilgard, 09/12/2013 21:49:

In realtà la differenza è abissale: un politico, o, meglio, un principe, ha nelle sue mani il destino del regno ed è necessario che faccia il possibile per il bene della popolazione e del regno stesso.
Un normale inviduo può avere qualcosa molto meno importante sull'altro piatto della bilancia e non è detto che sia disposto a tutto per ottenere ciò che vuole.



Qui ritorno al discorso dell'intenzione e del proposito. Naturalmente questo si misura in base alla forza del proposito e quanto si è disposti a cedere per ottenere. Come in guerra, i soldati sono numeri, e le perdite inevitabili. Se lo scotto richiede parecchie vite, un generale è disposto a pagare un salato conto al carnefice pur di ottenere la vittoria? Come un contadino e la sua famiglia nel pieno dell'inverno. E disposto a rubare pur di sfamare la sua famiglia?

Ilgard, 09/12/2013 21:49:

Il che è un bene, perché la mia spiegazione aveva un bug verso la fine a quanto ho visto [SM=x494540]



Infatti l'ho fatto in modo diverso, anche se non ho capito perché il colore è uguale, invece a te e diverso. [SM=x494540]

Ilgard, 09/12/2013 21:49:

Da quel che si capisce pare che l'EL fosse una specie di mondo steampunk.
Non ho ben capito perché usassero le spade quando avevano i fucili, d'altro canto pare che la scienza in loro possesso fosse mediocre: grazie al potere potevano imbrogliare la scienza, nel senso che otteneva risultati senza conoscere bene il motivo, ad esempio, spiegare fisicamente il creare un tunnel nello spazio-tempo è al di là della portata di Rand come anche di quella di Asmodean), eppure lo fanno lo stesso.
Probabilmente fucili e navicelle funzionavano con il potere e non con la scienza nuda e cruda, dunque contro un incalanatore potevano essere poco efficaci (a differenza del buon vecchio acciaio).
Inoltre è possibile che la loro situazione a livello di esplorazione spaziale non fosse troppo diversa dalla nostra.



Sul fatto delle spade posso trovarti un'analogia con Dune, di Frank Herbert. Se non l'hai letto te lo straconsiglio, anche perché è uno dei capostipiti della Fantascienza,(se ti piace il genere) e Rigney si è ispirato palesemente. Ad ogni modo, in Dune, come nella Ruota, è l'acciaio a farla da padrona, perché li ci sono gli scudi che sono quasi impenetrabili, sia dalle armi ad energia diretta, sia da quelle balistiche. Con l'acciaio va tarata la forza o il colpo non va a segno. Per quanto riguarda la tecnologia sono concorde, difatti mi sono affidato a questo modello per la costruzione della magia nel mio mondo. Quanta sottigliezza c'è se noti bene, Nynaeve non parla mai di pressione sanguigna, ormoni, composizione ossea e anatomia umana, perché per arrivare a tali conoscenze c'è bisogno di minuzioso studio, che spesso nella storia, è stato ostacolato per limiti etici e morali. Ma c'è un però, per costruire i fucili elettrici (non mi ricordo il nome preciso) o quelle navicelle jo che ti ho citato prima, conoscenze, quantomeno teoriche, anche se suffragate dal potere, dovevano averle. Se ricordo bene c'erano addirittura navette, tipo shuttle, che trasportavano gli umani per la terra. Lascio stare la manipolazione genetica, quella è perfettamente riconducibile al potere, Aginor mi pare fosse il sommo esponente.

Ti giro un'altra domanda. Che mi viene adesso: Riguarda gli ogier e gli stedding. Secondo te cos'era tutto quel parlare con la "traslazione"? Miseria quanto mi dava fastidio che non approfondissero. Io ho pensato a un non precisato viaggio per i mondi, eppure è insensato. Se il T avesse vinto tutta l'esistenza ne sarebbe stata toccata.
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