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01/06/2006 14:09 | |
Libro I - capitolo 37 - Il lungo inseguimento
[Nynaeve] sobbalzò, sorpresa, quando Aldieb spinse il muso sotto la sua mano, ma dopo un attimo accarezzò anche la giumenta bianca "Tu non hai colpa" mormorò "se la tua padrona è un'insensibile..."
Indiretta, ma stupenda!
Una sera, la pista invisibile si era interrotta. Accanto al piccolo fuoco dove scaldavano l'acqua per il tè, a un tratto M, l'impassibile M, era scattata in piedi e aveva sgranato gli occhi. "Sparita" aveva mormorato nell'oscurità.
[...]
"Non è morto" aveva detto lentamente l'Aes Sedai "ma non ha più con sè il pegno" Si era seduta di nuovo; aveva mostrato voce calma e mani ferme, mentre toglieva dal fuoco il bricco, vi gettava una manciata di tè e diceva "Domattina coninueremo in questa direzione. Se gli arrivo abbastanza vicino, posso trovarlo anche senza moneta"
Mentre il fuoco si riduceva in brace, Lan si era avvolto nel mantello e si era masso a dormire. N non ci era riuscita. Aveva osservato l'Aes Sedai: M aveva chiuso gli occhi, ma sedeva eretta e N sapeva che era sveglia.
Molto tempo dopo che le braci si erano consumate, M aveva aperto gli occhi. Anche nel buio N aveva intuito il sorriso dell'Aes Sedai "Ha di nuovo la moneta, Sapiente" aveva detto M "Andrà tutto bene" Con un sospiro si era distesa sotto le coperte e quasi subito si era addormentata profondamente.
A volte sembra quasi umana! |
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