Sono tornato dal concerto dei Mago, per me che li seguo da diversi anni è stato davvero emozionante, anche se (che fastidio tentare di essere obiettivo con loro..) non sono mancate le note negative: niente scenografia (di solito uno dei loro punti di forza dal vivo), nè merchandising(aaarhg...), alcuni problemi di audio nei primi pezzi (preventivabili, con tutti quegli strumenti) e scaletta un po' più corta del solito.
Al di là di queste mancanze, comunque non da poco, la loro prima data italiana di sempre è stata molto soddisfacente. Nell'ora e mezza di esibizione i dieci di Madrid hanno sprigionato tutta la loro energia e voglia di divertirsi col pubblico (presente in numero accettabile). Il violino di Mohamed la faceva da padrone e il flauto di Fernando ne rendeva più ariose le melodie, con le tre chitarre a sfornare riff e assoli per appesantire il tutto e la voce squillante di Josè a intonare i versi poetici del leader/batterista Txus. Anche l'aspetto coreografico non è da meno: i Mago si sono esibiti in balletti, corse incrociate per il palco e movimenti sincronici di basso e chitarre, che rendevano lo spettacolo molto più divertente di quanto non lo fosse già. Grande affiatamento, dunque, tra i componenti della band, i quali si sono dimostrati dei veri rockers, che fanno del rapporto diretto coi fan uno dei perni del loro successo: a nessuno è stata negata una foto o autografo.
Infine lasciatemelo dire: CABRONES!
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Don't fear the eyes of the dark lord
Morgoth I cried
All hope is gone but I swear revenge
Hear my oath
I will take part in your damned fate