Libro XIV - Commenti finali

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Incanalatore
00venerdì 6 dicembre 2013 00:28
Re:
semirhage, 18/03/2013 10:03:

Qualcuno qui sul forum, non ricordo chi, una volta disse che Lan era un personaggio inutile. No, dico ma hai visto cosa ha fatto??







Ebbene, quell'utente ero io.
Ma ti farà senz'altro piacere sapere che gli ultimi capitoli di Lan hanno cancellato il mio pensiero in forte controtendenza.
Concedimelo: fin da quando è partito da solo per affrontare tutto e tutti, il suo PG è stato sviluppato in modo ossessivo e stucchevole. Lasciatemi morire, non sono nessuno, non sono il re di nessuno, vado contro al mio destino e chissene frega di Nynaive.
Sarà un problema mio ma non nutro particolare simpatia verso i PG che insistono per 1000 e 1000 pagine a ribadire i soliti concetti: non sono un eroe, lasciatemi stare, non sono nessuno.
Stessa cosa dicasi per Mat, che sarò pure simpaticissimo ed alcune scene con lui protagonista spassose ma, davvero, ormai l'ossesione per il contadino a tutti i costi cominciava a stancare.
Persino Perrin ad un certo punto ha finalmente mollato con la sindrome "perchè io?"

Sono contento che Lan si sia salvato, alla fine ai miei occhi si è riscosso molto molto bene.

Poi sono uno dei pochi a giudicare non così duramente Gawyn...
Certo che un abbraccino fra Galad e Rand alla fine potevano inserirlo eh...

Non commento ancora il libro/saga. Devo ancora metabolizzare il tutto
Incanalatore
00venerdì 6 dicembre 2013 01:25
Re: Conclusione
Diocùro, 03/12/2013 02:22:

Salve a tutti. Non sono tanto pratico di forum, troppe regole vi vigono :D, eppure alcuni mesi dopo aver finito di leggere il tomo conclusivo della ruota, tralasciando il vuoto, la giusta e soave malinconia che rasenta la perdita che ho provato, ho sentito la forte sensazione di metabolizzare il tutto con qualcuno. Vedete dalle mie parti non sono in molti a leggere e ancor meno quelli interessati a impelagarsi nell'impresa di immergersi in testamenti biblici come quelli scritti da Rigney. Senza annoiarvi, spulciando qua e la scopro questo forum, mea culpa, dato che questa Piazza mi sembra il corrispettivo italiano di DragonMount.

E pensare che la ruota l'ho conosciuta tramite un fps uscito più di 10 anni fa e che da li, svariati anni dopo, trovandomi davanti ai libri che avevano ispirato quel gioco e soprattutto davanti a quelle copertine... pensai: "Questo non lo leggerò mai". :D Credo che da allora il detto non giudicare il libro dalla copertina non abbia avuto un sostenitore più fervente di me.
Ero al termine del settimo libro quando scoprii amaramente che l'autore era morto. Lo scrittore guerriero, ove persino nel Nam si era fatto onore e credo sia stato li che i tratti orientali hanno preso corpo e spessore per il suo mondo. Senza vergognarmene l'unica cosa che riuscii a formulare fu "C***o e ora?" Il problema è che avevo riversato troppo amore in quella saga. In passato mi sono lasciato assorbire da quei libri come un naufrago ad uno scoglio, dimenticando gli affanni. Mi sono avvicinato al fantasy grazie a LOTR ma se il signore degli anelli mi ha accolto nei suoi lidi fantastici, la Ruota del Tempo mi ha fagocitato come null'altro. E' Grazie a Rigney che ho trovato la passione per la scrittura e grazie a lui ho capito l'elemento fondamentale che costituisce ogni libro. La coerenza. Di Deus ex machina ce ne sono sin troppi in questo filone della letteratura. In quei romanzi, invece, in quella vastità fatta di lettere, ho trovato un nesso in ogni cosa. Avvolte mi sono addirittura messo a confutare, in base ai vari elementi forniti, se il tessuto economico e il potere delle varie nazioni fossero verosimili nell'ampio spettro del contesto narrato. Basti pensare anche solo all'espediente per evitare il fattore "3000 anni", perché, non si sa il motivo, in un fantasy che ne passi una decade o decadi di millenni, le società non si evolvono ne involvono. Jordan ha pensato anche a questo: epoca leggendaria, rottura, consolidamento, prosperità, GUERRE TROLLOC! In modo tale da preparare il gregge per il macello, e da li si è dipanato tutto. Scusatemi se divago. Ad ogni modo, dopo la morte di RJ era finito tutto,sapevo già che tutto quello che sarebbe stato scritto, sarebbe stato un surrogato, un sottoprodotto, scritto solamente per dovere di cronaca. Io non giudico BS, in pochi davvero avrebbero avuto il coraggio i imbarcarsi in una simile impresa. Curiosando qua e la ho visto che qualcuno scriveva che tra i plausibili ci sarebbero potuti essere Goodkind... Tremo al solo pensiero se fosse successo. Non me ne voglia nessuno, ma ve lo immaginate Rand che inizia a interloquire per 100 pagine con Shai'Tan? Mi sa che sia Elan che il tenebroso si sarebbero uccisi per lo sfinimento. Ma alla fine l'amaro è rimasto, per me la ruota si ferma all'undicesimo libro. Gli altri sono un più, qualcosa di scisso, a sestante, che completano, ma non arricchiscono quel ciclo narrativo durato quasi un quarto di secolo. Al di là del piacere, al di là delle congetture, a prescindere dal gusto, forse sbaglierò, ma non è il modo di scrivere o, comunque grave oltre ogni mio dire, l'incoerenza di parecchie parti. E' l'esperienza narrativa che io giudico carente, e come potrebbe essere altrimenti? Come poter emulare quel guazzabuglio di idee connesse e interconnesse, quel gaudio di idee e di culture, di esperienze vissute e di percorsi neurali unici, in ognuno di noi. Ditemi voi, dove è possibile trovare una tale ricercatezza, una tale pregnanza nelle culture e nei popoli? R.A Martin è bravo, ma non come RJ. Se io dico Arad Doman, tà! Ti rispondo qual è la capitale, chi sono i domanesi, come pensano, detti usati, tradizioni e via di seguito. Certo anche RJ ha avuto i suoi spunti: quanto sono simili gli Aiel ai Fremen, dalla loro ossessione per l'acqua, ai cani di pietra, sino al Car'a'Carn, tanto simile allo Kwisatz Haderach. Comunque sia, come ho detto non giudico BS, ha fatto un lavoro eccelso e monumentale, ma ha confuso le stelle riflesse di notte sulla superficie di uno stagno, tanto per citare il lupo bianco. (Piccola divagazione, curiosando ho scorto la firma di un degli utenti,Damer Flinn, la risposta di Geralt a yennefer, dopo il banchetto, è la cosa più comica mai letta in vita mia. :D)Nonostante tutto, non credo proprio che sia colpa sua, anzi credo abbia fatto del suo meglio. E' come se avesse tentato di ricostruire un'immagine spixellata, come un programma di ricostruzione, colmando i vuoti con toni il più appropriati possibili.
Credo di avervi annoiato già troppo con questa mia dedica appassionata. Qui si parla del libro finale, non voglio dilungarmi ancora in un esegesi di cosa sia manchevole o no, anche se potrei spellarmi le dita a forza di scrivere incongruenze palesi o meno, ma non possiamo farci niente, la ruota ha tessuto in questo modo. Tanti sono i misteri i quali, credo, rimarranno per sempre insoluti, tipo cos'è questo manto del drago? Questa protezione di pura luce che ha eretto contro la corruzione. Rand che non con il potere, anzi lui se ne rallegra, ma con la "volontà" accende il tabacco. Questa misteriosa sapiente che si erge dalle sabbie e che ha fatto dolere milioni di meningi nel tentativo di supporre chi sia. Questo cordone simbiotico di Rand con Elan, che addirittura ha permesso a Rand di traslare la sua anima nel corpo ormai svuotato del reietto. E via con le speculazioni! :D Ma credo che tuttavia sia meglio così, come cantava Ruggero, cos'è che spinge l'uomo a chiedersi, a scervellarsi, a ritornare sui suoi passi? Il mistero fa perdurare le cose e credo che su questo punto, spero di non peccare di arroganza, RJ avrebbe lasciato questi misteri tali. E sommato tutto, questo libro merita e anche tanto, nel bene e nel male. Una giusta conclusione all'eterno girare della Ruota.

P.S.

Come ho detto non sono tanto pratico di forum, se ho errato in qualcosa, a mia colpa, chi di dovere mi linci. :D




Non chiedere scusa, mi è piaciuto molto il tuo pensiero. Soprattutto la tua parentesi, dove segnali uno dei più grandi pregi di WoT rispetto ad altri fantasy ma che in pochi hanno citato: la credibilità, la coerenza in ogni dettaglio. Soprattutto le epoche. Come tu stesso dici è assurdo ed inverosimile che passanno millenni e tutti sono ancora con lo scudo e la spada, nessuna evoluzione, nè tantomeno involuzione.
L'idea della ruota e delle epoche che girano è il monumento alla credibilità in un mondo fantasy, così come la gestione del potere (magia) spiegato in maniera quasi scentifica da renderlo possibile e reale. Niente paroline magiche o pergamente, ma flussi con annessi complessità tali da aver bisogno di un vero e proprio studio; unica debolezza è che tutti replicano immediatamente un flusso già solo vedendolo, come se non servisse il talento o anni di esercizio.

Continuo ad evitare il mio commento finale ma arriverà... è che non riesco a dire addio a Wot
Diocùro
00venerdì 6 dicembre 2013 04:37
Conclusione
Ti ringrazio molto. Ma sai, per chiunque parli della ruota è difficile parlarne in modo spassionato e ora che è finita... si è finita. Grande è il mio struggimento se ci penso, non per niente sono andato a cercare un approdo per questo mio struggimento. Gli occhi brillano e il groppo sale se penso solo ai possibili romanzi che avrebbe potuto propinarci ancora il buon vecchio Rigney, pace all'anima sua. Rumors dicevano che era plausibile un prequel sull'epoca leggendaria e su kinslayer. *w* Dico solo che avrei stuprato selvaggiamente e senza ritegno quelle pagine... se fosse uscito. E poi la coerenza la vedi in tante piccole cose, nei vecchi adagi usati dalla gente, nello stare attenti a non usare parole con radici riconducibili a posti o luoghi comuni, che altrimenti farebbero storcere il naso in un contesto "alieno". E' in quelle piccole cose, che noti la grandezza, dal rispetto per la donna, retaggio di un'epoca leggendaria ove il rispetto e perdurato a prescindere dalla visione di Rigney, luminosa e abbagliante e di profondo amore, per la femminilità. In una memoria di luce rivedo Jordan nel capitolo di TGD, una minuziosità tale, in quelle battaglia simil tardo cinquecentescha. Che colpo di genio è stato il quadrato di picchieri adattato a difendere arcieri e non moschettieri.


unica debolezza è che tutti replicano immediatamente un flusso già solo vedendolo, come se non servisse il talento o anni di esercizio.



Se ricordo bene non è un vero e proprio talento, piuttosto si basa sulla forza dell' incanalatore. Rand lo fa in continuazione anche prima di udire la voce di Telamon, più forte è l'incanalatore più in fretta apprende la tessitura. Però non ne sono sicuro perché in contrapposizione a quanto ho detto mi viene anche in mente di quando Alviarin apprende il viaggiare da Mesaana, mostratole una sola volta. E non mi pare che Alviarin sia eccezionalmente forte con il potere.
Ilgard
00venerdì 6 dicembre 2013 23:39
Penso che il fatto di Rand dipenda dall'essere una reincarnazione "cosciente" di LTT e quindi ricorda, più che imparare, solo che spesso ricorda in modo non controllato, anche a causa della presenza di LTT nel suo subconscio.
Per gli altri la questione è diversa: pare che un flusso sia come intrecciare dei fili; una volta che impari ad intrecciari più fili contemporaneamente, se vedi come gli altri intrecciano è facile copiare.
Trovo che come cosa sia accettabile, quello che non mi piace è il fatto che molti personaggi si limitino a ricordare come fare le cose (penso allo stasso modo di Rand), ad esempio Egwene che "inventa" flussi dal nulla.
Credo sia il bilanciamento del disegno alla possibilità del Tenebroso di riportare in vita i morti (in fondo le due armi di forza delle due fazioni sono queste: apprendimento rapido e resurrezione), ma non mi piace lo stesso.
Diocùro
00sabato 7 dicembre 2013 04:26
Anch'io l'ho pensata in questi termini, però mi ricordo vagamente di un passaggio, nel 4o o nel 5o ove si dice, da Moiraine mi pare, che ciò dipende dalla forza con il potere. Ma, ripeto non voglio rimarcare quanto dico, perché non ne ho la piena sicurezza.
-kay-
00domenica 8 dicembre 2013 13:04
sull'apprendimento delle tessiture e la forza nell'incanalare, vi segnalo quanto ho già scritto sulla Wkipedia:

it.wikipedia.org/wiki/Unico_Potere#La_forza_nell.27in...

it.wikipedia.org/wiki/Talenti_nell%27Unico_Potere

vi faccio presente però che ci sono delle eccezioni: Sorilea, pur essendo piuttosto debole (tanto da non diventare neppure una Ammessa se fosse andata alla Torre) ha il talento unico degli incanalatori più forti (come Rand o Alivia), di riuscire ad imparare una tessitura vedendola anche una sola volta (come fa con Cadsuane nel Libro XII)
Incanalatore
00domenica 15 dicembre 2013 22:22
Grazie per le varie precisazioni.

Niente da fare, ancora non ne ho voglia di scrivere i miei commenti finali. Ma una cosa la farò subito: ringraziare Jordan e Sanderson.
Jordan per avere creato uno dei mondi fantasy più complessi e belli che siano mai esistiti e penso di fare un'affermazione quasi oggettiva e non solo di gusto. Ovunque il disegno ti abbia mandato, ti ricorderemo e sarai ricordato per anni ed anni.
Sanderson per avere avuto la forza ed il coraggio di terminare un'opera che nessuno poteva minimamente tentare se non Jordan stesso. Aldilà delle critiche che hai ricevuto, io ti ringrazio tantissimo per averci dato la possibilità di leggere la conclusione di quest'opera meravigliosa.


Raizen84
00martedì 6 ottobre 2015 19:14
Fantastica la saga e un grosso dispiacere per il velo di incompiutezza voluto o meno del finale..

Un paio di domande mi sono rimaste: Mat è effettivamente un eroe del Corno? Lui lo chiede e gli rispondono di no ma il fatto di continuare a chiamarlo "giocatore" come se lo conoscessero da tempo più tutti quei ricordi risvegliatisi che siano o meno opera degli eelfin o quello che era..

Il Rhuidean e la visione avuta dagli Aiel come si svilupperà? Chi era la sapiente incontrata da Aviendha durante il tragitto? Olver è effettivamente Gaidal?

Immensa tristezza per la povera Egwene
Flag18
00mercoledì 14 ottobre 2015 11:43
Re:
Raizen84, 06/10/2015 19:14:

Fantastica la saga e un grosso dispiacere per il velo di incompiutezza voluto o meno del finale..

Un paio di domande mi sono rimaste: Mat è effettivamente un eroe del Corno? Lui lo chiede e gli rispondono di no ma il fatto di continuare a chiamarlo "giocatore" come se lo conoscessero da tempo più tutti quei ricordi risvegliatisi che siano o meno opera degli eelfin o quello che era..

Il Rhuidean e la visione avuta dagli Aiel come si svilupperà? Chi era la sapiente incontrata da Aviendha durante il tragitto? Olver è effettivamente Gaidal?

Immensa tristezza per la povera Egwene





Mat è effettivamente un eroe del Corno? Lui lo chiede e gli rispondono di no ma il fatto di continuare a chiamarlo "giocatore" come se lo conoscessero da tempo più tutti quei ricordi risvegliatisi che siano o meno opera degli eelfin o quello che era..


Mat NON è un eroe del Corno. Ne è stato legato in quanto suonatore a Falme, ma quando Rhavin lo ha eliminato dal disegno con il fuoco malefico, anche questo legame si è sciolto (tantè che il nuovo suonatore è diventato Olver). Fin dalla prima comparsa lo hanno chiamato Giocatore, ma forse è la sua natura di ta'veren che spinge gli eroi a chiamarlo così. Secondo indizi di Jordan, è molto più probabile che Hurin (il fiutatore di Fal Dara) sia stato legato al Corno dopo la sua morte nell'Ultima Battaglia. Ma forse non lo sapremo mai



Il Rhuidean e la visione avuta dagli Aiel come si svilupperà? Chi era la sapiente incontrata da Aviendha durante il tragitto?


Anche questo credo che non lo sapremo mai, a meno che non venga aggiunta qualche informazione in WHeel of Time Companion, in uscita a novembre. Speculazioni vogliono che Nakomi sia l'incarnazione di uno dei Draghi del passato. Ma, appunto, sono solo speculazioni



Olver è effettivamente Gaidal?


Olver NON è Gaidal Cain. Gaidal si è rincarnato nel mondo quando Olver è già un ragazzino e, come confermato dallo stesso Jordan, sebbene il tempo in Tel'aran Rhiod scorra in maniera diversa rispetto al mondo della veglia, non è MAI retroattivo. Quindi i tempi non possono combaciare
Raizen84
00mercoledì 14 ottobre 2015 14:58
Uno dei draghi del passato in che senso? L'unico drago non è Lewis Therin?
Flag18
00mercoledì 14 ottobre 2015 15:17
Re:
Raizen84, 14/10/2015 14:58:

Uno dei draghi del passato in che senso? L'unico drago non è Lewis Therin?



E' solo una teoria ipotizzata.
La ciclicità della Ruota ci impone a pensare che nel tempo ci siano stati più Draghi (e più Draghi Rinati). Lews Therin è stato il Drago dell'Epoca Leggendaria, così come Rand è stato il Drago (Rinato) dell'Epoca Terza. In un giro precedente della Ruota i loro nomi potevano benissimo essere diversi, sebbene le loro "anime" dovrebbero essere le stesse, che dormono nel Tel'aran Rhiod in attesa di essere reincarnate.
E' difficile seguire questa teoria perchè va comunque contro il nostro modo naturale di pensare. Però è un'ipotesi
Raizen84
00mercoledì 14 ottobre 2015 17:49
Ma... Se il drago rinasce perchè si reincarna come fa quella a essere il drago quando c'è già Rand ad esserlo? Deve essere per forza qualcos'altro
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