Racconti da Tar Valon

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: 1, [2], 3
Fadeslayer
00lunedì 5 dicembre 2005 15:18
Mi chiedevo se questa era la sezione più adatta ai racconti... finché sono fan fiction può andare bene, ma se come il mio non è basato su WoT potrebbe essere un tantino fuori luogo... [SM=x494546]
DragoRinato
00lunedì 5 dicembre 2005 15:31
no problemo, va bene qui [SM=x494523]
Fadeslayer
00lunedì 5 dicembre 2005 16:32
Sto cercando di scrivere un altro racconto, vi va di commentare quello qui sopra, così vedo se cambiare qualcosa dello stile?
DarkShield
00lunedì 5 dicembre 2005 17:46
Re:

Scritto da: Fadeslayer 05/12/2005 16.32
Sto cercando di scrivere un altro racconto, vi va di commentare quello qui sopra, così vedo se cambiare qualcosa dello stile?



Scrivi,Scrivi e sopratutto posta, posta.
Cmq se i tuoi scritti non possono trovare spazio in questo museo:
luogo di arte e cultura
e sopratutto ibero da censura [SM=x494540]
(... e chi vuol intendere, intenda)

Si lo so Rocko che fa come poesia, ma così di primo acchitto questa me venuta.


dimmi te dove dovrebbero trovarne. Per i commenti al racconto appena ho un attimo li posto(.. come anticipazione: mi è piaciuto molto [SM=x494523] )
Fadeslayer
00domenica 11 dicembre 2005 19:33
Una domanda riguardante "Tramonti":
[SM=x494540]
al'Lan Mandragoran
00lunedì 12 dicembre 2005 11:17
Bel racconto Fade [SM=x494523] , mi vien voglia di mandarne qualcuno anch'io [SM=x494529] .
Aryadne
00lunedì 12 dicembre 2005 20:38
Re:

Scritto da: al'Lan Mandragoran 12/12/2005 11.17
Bel racconto Fade [SM=x494523] , mi vien voglia di mandarne qualcuno anch'io [SM=x494529] .



Manda, manda....contribuisci anche tu all'arricchimento d questo thread!!!! [SM=x494523] [SM=x494523] [SM=x494523] [SM=x494523]
Lady Isabeaux
00lunedì 12 dicembre 2005 20:57
Re:

Scritto da: Fadeslayer 11/12/2005 19.33
Una domanda riguardante "Tramonti":
[SM=x494540]


___________________________________

Sxo di no!! [SM=x494526]
Credevo ci fosse un seguito...
Fadeslayer
00martedì 20 dicembre 2005 19:17
Il seguito, su vostra richiesta, mia lady, sarà completato entro la commemorazione della Sacra Epifania. Spero ciò la compiaccia e non arrechi disturbo per l'attesa. Porgo i miei omaggi ad una dama di cotanta eleganza e raffinatezza. Per servirla, l'esecutore dei Senza Occhi. [SM=x494608]
Lady Isabeaux
00mercoledì 21 dicembre 2005 20:06
Mi compiaccio che l'Esecutore dei senza occhi abbia proseguito coltivando il suo talento per la scrittura.
Attenderò lieta la vostra prossima novella.

pizia78
00sabato 31 dicembre 2005 20:18
Re: Re:

Scritto da: DragoRinato 02/12/2005 16.39


gli anglofoni le fanno,
ma da quanto ho capito Robby
non le vede di buon occhio...

Il suo messaggio è inventatevi la vostra storia! [SM=x494540]


Sì, ma che barba 'sti autori...
Nemmeno ci facessimo su dei soldi...
Ecco era meglio se non leggevo: già ho chiuso con la Rice per lo stesso motivo, ora anche Jordan mi sta sulle balle. E dato che sua maestà non vede certe cose di buon occhio (cos'è, ha paura che le idee di qualche fan possano risultare migliori delle sue?), rispetterò il suo volere e non scriverò un bel niente... e così DragoRinato sarà l'unico a sapere quanto io sia completamente pazza!
DragoRinato
00domenica 1 gennaio 2006 11:56
Re: Re: Re:

Scritto da: pizia78 31/12/2005 20.18

Sì, ma che barba 'sti autori...
Nemmeno ci facessimo su dei soldi...
Ecco era meglio se non leggevo: già ho chiuso con la Rice per lo stesso motivo, ora anche Jordan mi sta sulle balle. E dato che sua maestà non vede certe cose di buon occhio (cos'è, ha paura che le idee di qualche fan possano risultare migliori delle sue?), rispetterò il suo volere e non scriverò un bel niente... e così DragoRinato sarà l'unico a sapere quanto io sia completamente pazza!



A mio parere sono giustamente gelosi delle loro storie [SM=x494540]

Non credo per timore di perderci guadagni o di fare brutte figure...

Quando passi anni a descriverne le storie, essi (i personaggi)
diventano parte di te, sarebbe un pò come violare la privacy dell'autore. [SM=x494535]

Poi Jordan ha più volte affermato che lui è come un Dio del Vecchio Testamento,
onnipotente, che decide delle vite dei suoi personaggi.

Insomma ogni autore decide per i suoi PG, se ne leggono un sacco di Fanfic
su internet su libri, o su fumetti, ma non è mai la stessa cosa...
Per quanto l'idea di fondo sia buona.

Infine il suo, e quello di tutti gli autori che la pensano così, è un appello
ai giovani scrittori ad inventare proprie storie con propri personaggi,
perchè 'copiare' non aiuta, una storia originale è sempre meglio.

Magari nello stessa ambientazione, ma con personaggi propri.
(Cosa che fa ogni buon master di GDR [SM=x494542])

Sepoi ho ben capito la tua idea, è cmq. su un pg 'secondario'
non penso se la prendi così male Jordan [SM=x494540]

Io ti invito a seguire il consiglio che ti ho dato via pm,
e in base anche a quello scrivere la tua storia. [SM=x494609]

pizia78
00domenica 1 gennaio 2006 22:45
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: DragoRinato 01/01/2006 11.56
Sepoi ho ben capito la tua idea, è cmq. su un pg 'secondario'
non penso se la prendi così male Jordan [SM=x494540]

Io ti invito a seguire il consiglio che ti ho dato via pm,
e in base anche a quello scrivere la tua storia. [SM=x494609]


Secondario sì, ma le sue implicazioni non riguardano solo personaggi secondari...
Comunque ho iniziato a buttar giù qualcosa, solo che dopo la "Lanite acuta" mi ha preso anche la "Jordanite folgorante": malattia incurabile anche questa che come sintomo principale ed inconfondibile ha l'immediata soppressione di qualsiasi capacità di sintesi da parte malato...
Mi sa che alla fine non ne viene fuori niente di decente...

[Modificato da pizia78 01/01/2006 22.47]

DragoRinato
00domenica 1 gennaio 2006 23:21
[SM=x494540] [SM=x494540] [SM=x494540] [SM=x494540]

pizia78
00lunedì 2 gennaio 2006 00:56
Re:

Scritto da: DragoRinato 01/01/2006 23.21
[SM=x494540] [SM=x494540] [SM=x494540] [SM=x494540]


Non capisco cosa tu abbia da ridere visto che sarai la mia cavia numero uno... [SM=x494540] [SM=x494548] [SM=x494540] [SM=x494548] [SM=x494540]
Fadeslayer
00lunedì 2 gennaio 2006 12:10
Re: Re:

Scritto da: pizia78 02/01/2006 0.56
Non capisco cosa tu abbia da ridere visto che sarai la mia cavia numero uno... [SM=x494540] [SM=x494548] [SM=x494540] [SM=x494548] [SM=x494540]



Nooo!!!!!!!
Hai spoilerato!!!!!!
pizia78
00venerdì 6 gennaio 2006 16:26
Ciao a tutti!
Come detto qualche giorno fa, dopo una rilettura di uno dei passi di tutti i sei libri che, da buona "Lan-maniaca", mi ha interessato di più (ovvero quello in cui viene narrata la storia della caduta del Malkier), ha cominciato a frullarmi in testa un'idea.
Io ho letto solo i libri tradotti in italiano, non ho quindi la più pallida idea di come si evolveranno le vicende dei nostri eroi, ma DragoRinato mi ha fatto notare alcuni riferimenti sparsi nei libri "italiani" (in particolare nel secondo) che sembrerebbero avvalorare la mia "tesi", tanto da convincermi che le cose potrebbero andare, nei libri futuri, più o meno così. Si tratta di un dettaglio probabilmente "insignificante" ai fini del filone narrativo centrale, ma anche così mi sento in dovere di avvisarvi che quanto state per leggere conterrà inevitabilmente riferimenti e spoiler a tutti e sei i libri pubblicati in italiano (pardon, 7, visto che ci sono riferimenti anche a Nuova Primavera), e ciò che questi riferimenti hanno scatenato nella mia testolina matta.

Leggete quindi a vostro rischio e pericolo!!!


Ok, dopo tutto questo terrorismo, se nonostante tutto avete ancora voglia di leggere quello che ho scritto, eccovi qui l'inizio del mio racconto.

DISCLAIMER: Ovviamente i protagonisti di questa storia non sono miei, ma di Robert Jordan. Io li ho solo presi in prestito, senza alcuno scopo di lucro, per divertirmi ad immaginare e a scrivere ciò che Jordan ancora non ci ha detto (o per lo meno... ciò che la Fanucci non ci ha ancora tradotto in italiano...).

La storia non ha ancora un titolo e spero di non aver calcato troppo la mano su alcuni personaggi: ho cercato di rimanere fedele alle caratteristiche di quelli di Jordan... Se trovate invece che li abbia stravolti, per favore, ditemelo!

NOTE

[Modificato da pizia78 06/01/2006 16.33]

pizia78
00venerdì 6 gennaio 2006 16:27
Elayne scattò a sedere sul suo letto abbracciando immediatamente saidar al grido di Nynaeve, pronta a colpire col Potere il loro assalitore.
La stanza era vuota e l’erede di Andor stava per tirare una cuscinata in testa alla compagna che l’aveva svegliata nel cuore della notte quando vide una macchia scura sulle lenzuola grezze, ma pulite. Incanalò un filo di Potere per accendere tutte le candele della stanza e si precipitò dall’amica ancora addormentata non appena fu chiaro che la macchia scura era sangue che sgorgava da una brutta ferita aperta sul suo braccio sinistro.
La porta si spalancò e Siuan apparve sull’apertura verso il corridoio. Anche l’ex Amyrlin Seat era circondata dal bagliore di saidar: non era intenso come era stato una volta, ma era comunque già un miracolo che potesse di nuovo incanalare dopo che era stata quietata.
“Cosa succede?” chiese brusca come al solito.
“Nynaeve è ferita! Va’ subito a chiamare Delana: ha bisogno della Guarigione e io non so nemmeno da che parte incominciare” rispose Elayne concitata senza smettere di scuotere quella che una volta era stata la Sapiente di Emond’s Field nel vano tentativo di svegliarla. Al quarto scossone Elayne capì: cercò le mani di Nynaeve, schiacciate sotto il resto del corpo e trovò la destra strettamente serrata a pugno. Lottò per disserrare le dita dell’amica che finalmente lasciò la presa sull’anello ritorto che consentiva l’accesso al mondo dei sogni, lasciandolo cadere a terra. Riuscì così finalmente a svegliare Nynaeve che, con gli occhi colmi di lacrime e incurante della ferita, le gettò le braccia al collo e prese a singhiozzare furiosamente nel suo abbraccio.
Elayne avrebbe voluto rimproverarla aspramente per essere andata in tel’aran’rhiod senza dirle nulla, ma Nynaeve sembrava talmente spaventata e indifesa che non trovò il cuore di farlo e si limitò quindi a stringerla più forte nel tentativo di calmarla.
Quando Siuan tornò seguita da Delana ed Egwene, Nynaeve aveva riacquistato un minimo di controllo, anche se uno strano misto di sentimenti, dalla paura alla rabbia, dal dolore alla disperazione, le si leggeva ancora negli occhi scuri e dilatati.
Egwene chiese con lo sguardo ad Elayne cosa fosse successo, ma lei alzò leggermente le spalle scuotendo la testa.
“Ma come ti sei procurata una simile ferita bambina? Sembra che qualcuno ti abbia pugnalato!” chiese Delana, che probabilmente non si rese conto delle occhiatacce con cui Egwene, Elayne e la stessa Nynaeve la fulminarono a causa di quell’appellativo consono ad un’Ammessa, ma non ad una Sorella. Benché Egwene avesse stabilito che le due, così come Theodrin e Faolain, fossero ormai Aes Sedai a tutti gli effetti, le altre Sorelle sembravano scordarlo troppo spesso, cosa che le irritava molto e che invece sembrava divertire particolarmente Siuan, che proprio in quel momento tratteneva a stento un sorrisetto.
“Figlia” esordì Egwene calcando un po’ più del dovuto il tono su quell’unica parola, “… ora non è importante chiedersi come si sia procurata quella brutta ferita, l’importante è guarirla, possibilmente prima che muoia dissanguata. Quando poi sarà guarita e si sarà calmata un po’, Nynaeve riferirà certamente a chi di dovere cosa sia accaduto”.
Era un modo elaborato per dire di guarirla in fretta e farsi gli affari suoi, e Delana aveva certamente afferrato fin troppo bene il concetto: il suo sguardo si indurì leggermente e le sue labbra si strinsero fino a diventare una linea sottile.
“Certo Madre…”: anche quell’appellativo sembrò uscire a forza dalle labbra dell’Aes Sedai che pure l’aveva appoggiata durante l’elezione. Egwene si disse che era probabilmente solo offesa per il tono che lei aveva usato e decise di fare finta di nulla.
Delana prese quindi fra le mani la testa di Nynaeve ed improvvisamente fu avvolta dal bagliore di saidar. Elayne aveva spesso spiato Nynaeve quando questa guariva qualcuno, ma sebbene la sequenza e il numero dei flussi non fossero particolarmente complicati, lei non riusciva a capire come questi potessero riparare ossa, muscoli, pelle e spesso anche cose più nascoste come l’anima di una persona… o una quietatura. Sarebbe stata in grado di ripeterli meccanicamente, ma non sarebbe stata mai capace di stabilire quando fosse opportuno intrecciare i flussi che vedeva in quel momento piuttosto che altri, rischiando così di prestare delle cure peggiori del male. La Guarigione non era proprio il suo campo, anche se era sinceramente consapevole che sarebbe stato meglio apprendere almeno il minimo indispensabile… solo che la vista del sangue…
Persa nelle sue riflessioni, guardò senza vedere gli effetti della guarigione e così quando Delana rilasciò infine saidar, non riuscì, per l’ennesima volta, a non sorprendersi nel vedere la pelle intatta e liscia del braccio di Nynaeve, là dove fino a qualche minuto prima era stata deturpata da un brutto squarcio. Nemmeno un segno o un’arrossatura lasciavano intuire la ferita: di quella brutta avventura restava solo una macchia vermiglia che andava scurendosi sul lenzuolo. Moghedien avrebbe avuto il suo bel da fare l’indomani per farlo tornare pulito, ed Elayne sospettava che non sarebbe stata troppo felice di doversene occupare. Guardò il braccialetto dell’a’dam poggiato sul tavolino zoppo che, stando appoggiato al muro, fungeva da comodino e sentì l’impulso di metterselo al polso: sarebbe stato un gesto assolutamente senza senso e forse addirittura pericoloso da fare di fronte a Delana, che avrebbe potuto cominciare a porsi domande a cui nessuna di loro voleva rispondere, e così cercò di accantonare il pensiero.
Ora Nynaeve non piangeva più e si limitava semplicemente a tirare su col naso un po’ più di frequente di quanto non facesse già di solito, ma le sue mani non stavano cercando come sempre la treccia e questo poteva solo significare che, per quanto furiosa, un turbamento più grande prevalesse in lei, e i suoi occhi sembravano confermare quell’impressione. Elayne si chiese cosa potesse essere successo di tanto sconvolgente da ridurla in quello stato, quasi come quando Birgitte era rimasta gravemente ferita per aiutarla contro Moghedien.
“Ora devi riposare: hai perso molto sangue e la Guarigione ti ha rubato buona parte delle restanti energie. E ricorda domani mattina di chiedere una razione doppia per colazione” disse Delana del tutto inutilmente: anche Nynaeve aveva scelto l’Ajah Gialla e quindi conosceva bene gli effetti dell’uso del Potere per guarire. E comunque se anche non fosse stata una Guaritrice, l’indomani mattina non avrebbe certo avuto bisogno di ricordarsi di essere affamata: le sarebbe bastato sentire il suo stomaco brontolare come una pentola di fagioli in pieno bollore!
Elayne si aspettava una risposta quanto meno seccata da parte di Nynaeve, ma quando questa si limitò a ringraziare sommessamente l’Aes Sedai che l’aveva appena guarita, annuendo per di più, Elayne ed Egwene ebbero la conferma che qualcosa non andava.
Quando la Sorella Gialla lasciò la stanza, per qualche minuto il silenzio calò nella stanza.
Fu infine Egwene a parlare: “Delana ha ragione: ora dormi Nynaeve, domani mattina riparleremo di quanto è accaduto…”.
Nynaeve, di nuovo, si limitò ad annuire senza protestare, ma quando l’Amyrlin, con un piede già fuori dalla stanza si fermò per chiedere se per caso non fosse necessario “sequestrare” l’angreal per evitare che tornasse nel mondo dei sogni, la vecchia Sapiente tornò prepotentemente a galla fulminando con lo sguardo quella che era stata la sua apprendista, tirandosi allo stesso tempo vigorosamente la treccia. Egwene chiuse la porta sorridendo soddisfatta del risultato ottenuto: nulla poteva avere il sopravvento sul caratteraccio di Nynaeve troppo a lungo.
Rimaste sole nella stanza che, nonostante la promozione che aveva messo lo scialle frangiato sulle loro spalle al posto del vestito bianco di Ammesse, ancora dividevano, le due ragazze si fissarono per lungo tempo.
“Perché non mi hai detto che intendevi andare in tel’aran’rhiod? Ti avrei accompagnata” disse Elayne.
“Non ho bisogno di una balia Elayne…” borbottò Nynaeve che cominciava a sentirsi davvero stanca.
“Ne sei proprio certa? Visti i risultati, a me sembra esattamente il contrario: se tu non fossi riuscita a gridare non so come sarebbe andata a finire… Già una volta hai rischiato grosso, se continui così finirai per farti ammazzare! Oltretutto non riesco proprio a capire il motivo della tua visita: Egwene ormai è qui, e avevamo già inutilmente provato a tornare alla ciotola per cercare di ottenere qualche indizio in più. E per una volta che nessuna Aes Sedai voleva essere “accompagnata” mi dici cosa ci sei andata a fare?”.
“Avevo i miei motivi…” rispose sulla difensiva Nynaeve.
“Se i tuoi motivi mi svegliano nel cuore della notte mentre sei in una pozza di sangue… beh, allora sono anche i miei di motivi!” ribatté Elayne indispettita, alzando un po’ la voce.
“Per la Luce Elayne, volevo cercare Lan!” esclamò Nynaeve spazientita, per mettere fine alla ramanzina dell’altra. “Volevo vedere se riuscivo a trovare lui così come siamo riuscite a trovare la ciotola per il tempo! Sono mesi ormai che è scomparso, ed io non so nemmeno se sia ancora vivo oppure no! Credo che se fosse morto lo saprei, ma volevo sapere dov’è… e se permetti, questi sono affari miei: solo ed esclusivamente miei!”.
Elayne si zittì: gli occhi di Nynaeve erano di nuovo lucidi e lo sguardo che aveva avuto poco prima, mentre piangeva come una ragazzina disperata, era tornato. Continuava a ritenere che fosse stata scioccamente avventata, ma in fondo la capiva: ciò che la legava al Custode non era certo un mistero, ed in quel momento comprese che quella situazione di incertezza pesava su di lei molto di più di quanto non le piacesse mostrare. Provò ad immaginarsi al suo posto e sentì stringersi il cuore.
I suoi occhi e la sua voce si fecero più dolci quando chiese: “E lo hai trovato?”.
Fu il dolore a prendere il sopravvento su qualsiasi altro sentimento nello sguardo di Nynaeve: la ragazza si voltò di scatto dall’altra parte e si distese senza rispondere.
Elayne sospirò lievemente, sinceramente dispiaciuta per l’amica; quindi spense di nuovo le candele augurandole un buon riposo e si rimise a letto a sua volta, cercando di ignorare i tentativi dell’altra di soffocare i singhiozzi.


continua...


Qui la versione PDF del testo

[Modificato da pizia78 07/01/2006 22.48]

pizia78
00venerdì 6 gennaio 2006 16:28
Dopo colazione, Nynaeve venne ufficialmente convocata nello studio dell’Amyrlin. Elayne venne invitata ad accompagnarla e quando giunsero alla piccola stanzetta scoprirono che anche Siuan sarebbe stata presente. Nynaeve tirò su col naso rumorosamente: di certo non aveva nessuna voglia di mettere al corrente anche la donna dei suoi affari di cuore. Per fortuna, almeno, Egwene aveva avuto il buon senso di trovare qualcos’altro da fare a Sheriam: se anche l’ex Maestra delle Novizie, ora Custode degli Annali, fosse stata presente, Nynaeve avrebbe immediatamente fatto dietro front sbattendo la porta, Amyrlin o non Amyrlin.
Egwene le accolse con un sorriso e, nonostante avessero appena fatto colazione, offrì loro del tè e qualche biscotto che Nynaeve, pur vergognandosi, non riuscì a rifiutare.
“Adesso vuoi per favore spiegarmi cosa è successo ieri notte?” chiese poi con calma, levandosi come al solito dalle spalle la stola multicolore.
Nynaeve guardò in tralice Siuan: non sembrava affatto disposta a parlare di Lan di fronte all’altra donna. Il che poteva anche essere comprensibile dato che il loro rapporto era nato e si era consolidato quando lei era solo un’Ammessa e dato che la Torre Bianca non aveva mai tollerato qualsiasi tipo di relazioni tra i Custodi e le ragazze non ancora degne di portare lo scialle: Moiraine poteva anche aver fatto finta di niente – la donna, in fondo, aveva fatto finta di nulla anche quando Egwene si era spacciata per Aes Sedai con le Sapienti Aiel – ma questo non significava che Siuan l’avrebbe pensata alla stessa maniera.
Elayne, senza farsi vedere né da Siuan né da Nynaeve, fece un cenno ad Egwene, portandosi una mano sul petto, in mezzo ai seni, come per stringere il sacchettino di cuoio che la Sapiente portava al collo e nel quale custodiva gelosamente il pesante anello d’oro che Lan le aveva donato. L’Amyrlin aggrottò impercettibilmente le sopracciglia, ma poi sembrò capire e i suoi occhi si addolcirono un po’ facendosi comprensivi: Elayne di fronte a quel cambiamento non poté evitare di pensare che anche l’amica dovesse essere innamorata… e si augurò che non avesse di nuovo cambiato idea riguardo a Rand. In tre erano già in tante, ma in quattro sarebbero state decisamente in troppe!
“Chi ti ha aggredita?” chiese di nuovo Egwene a Nynaeve, ponendo questa volta la domanda in modo che l’amica potesse rispondere senza dover ammettere particolari dei quali non voleva parlare.
“Un assassino suppongo…” rispose infatti Nynaeve quasi borbottando.
Egwene ed Elayne parvero alquanto sorprese.
“Era incredibilmente reale, come se fosse fisicamente in tel’aran’rhiod…” continuò Nynaeve.
“Ma non è possibile!” esclamò Elayne.
“Ti posso assicurare che è tutt’altro che impossibile: Rand, ad esempio, visita regolarmente il mondo dei sogni con tutto il corpo. Credo che sia così che ha scoperto che ci troviamo a Saidar…”.
“Quando ho disegnato la mappa per guidarti fin qui… Lui era lì e ci stava spiando!” esclamò Siuan che quasi si strozzò a causa dell’astio con cui aveva pronunciato quella frase.
Egwene annuì silenziosamente: questo almeno avrebbe potuto spiegare come il ragazzo avesse fatto a trovarle e a mandare da loro Mat.
“Come fai ad essere così sicura che Rand possa accedere fisicamente a tel’aran’rhiod?” chiese tuttavia l’Amyrlin. “Non è impossibile, ma io stessa ho dovuto studiare a lungo con le Camminatrici dei Sogni Aiel per poterlo fare, anche se loro sembravano ritenerlo un talento perduto”.
“L’ho incontrato” rispose Nynaeve quasi senza pensare.
“Quando?” chiese Elayne con impazienza.
“Quando ho catturato M…” si bloccò immediatamente pensando a Siuan. Poi trasse un sospiro di sollievo: la donna sapeva già.
“Moghedien…” concluse infatti la tarenese al posto suo.
“E immagino che tu ti sia casualmente dimenticata di dirmelo!” protestò vivacemente Elayne, mettendo il broncio.
“Non è per parlare di questo che siamo qui ora” intervenne Egwene per stroncare sul nascere qualsiasi possibile discussione tra le due donne. “Anche ammettendo che sia possibile che altri, oltre a Rand, possano accedere fisicamente in tel’aran’rhiod, come fai ad affermare che si tratti di un assassino e soprattutto che fosse lì in carne ed ossa?”.
“Te l’ho detto Egwene, era decisamente solido, non era certo un uomo qualsiasi che avesse sfiorato per qualche istante il mondo dei sogni. Quanto al fatto che fosse un assassino, ha provato anche questa volta ad uccidermi, secondo te cosa dovrei pensare che sia?”.
“Anche questa volta? Questo significa che lo avevi già incontrato Nynaeve?” chiese Egwene allarmata.
La donna tirò su di nuovo col naso, furiosa per essersi tradita: “Sì” ammise infine.
“Ma se ti aveva già attaccato la prima volta, perché gli hai dato la possibilità di farlo di nuovo?” chiese Elayne che proprio non riusciva a capire come l’altra avesse potuto essere tanto sciocca ed avventata.
“La prima volta mi ha ingannata, mentre questa volta…”.
“Questa volta?” la incalzò Elayne.
“… questa volta ho voluto farmi ingannare!” esclamò Nynaeve, di nuovo furiosa e sull’orlo delle lacrime, come la sera prima.
“Non capisco… Come ha fatto ad ingannarti?” chiese Egwene perplessa, astenendosi, almeno per il momento, dal chiederle che cosa significasse la sua ultima affermazione.
“Forse alla fine il Tenebroso è riuscito a contaminare anche saidar e lei è la prima ad essere impazzita!” commentò acidamente Siuan, guadagnandosi un’occhiataccia di rimprovero da parte di Egwene.
“La prima volta mi sono fidata di lui, ho lasciato che si avvicinasse fino a quando non mi sono resa conto dell’errore riuscendo così a sfuggire per un pelo al suo attacco…”.
“Ma perché ti sei fidata di lui? Conosci bene i pericoli di tel’aran’rhiod!” chiese Elayne, sempre più perplessa.
“Mi sono fidata perché credevo che fosse Lan!” sbottò Nynaeve. “Quell’uomo è praticamente identico a lui, e solo quando è stato a pochi passi da me ho potuto notare le differenze… e sono fuggita…”.
Elayne sospirò profondamente: la sera prima Nynaeve era entrata in tel’aran’rhiod solo per cercare il Custode e di certo quando si era trovata di fronte al suo sosia, il sollievo di aver trovato ciò che cercava doveva aver preso il sopravvento sul suo buon senso e sulla prudenza. Ecco cosa intendeva dicendo di aver voluto essere ingannata: ha creduto che fosse Lan perché lei voleva disperatamente che fosse Lan…
Elayne si augurò che il Custode si facesse vivo il più presto possibile, possibilmente prima che Nynaeve facesse qualche altra stupidaggine nel tentativo di trovarlo…
“E così ieri sera non sei stata altrettanto veloce a fuggire e lui ti ha colpita…” osservò Egwene.
“Mi ha colto di sorpresa: è già tanto che io sia riuscita a gridare quando mi ha ferita…” ammise amaramente Nynaeve.
“Un assassino che somiglia a Lan Mandragoran…” rifletté ad alta voce Siuan. “Questa storia mi da una strana sensazione, ma non so perché…”.
“Cosa intendi dire Siuan?” chiese Egwene.
“E’ come se dovessi ricordare qualcosa, ma non so cosa…” rispose la donna, sempre leggermente soprappensiero. “Quella somiglianza, specie se così marcata come dici, non può essere una semplice coincidenza…”.
“Beh, gli assomigliava, ma quello non era certo Lan!” esclamò Nynaeve sulla difensiva.
“Certo che non lo era!” le rispose Siuan sorpresa. “Non era certo quello che intendevo dire: anche se potesse accedere al tel’aran’rhiod, cosa di cui dubito fortemente dato che nemmeno Moiraine sapeva della sua esistenza, non vedo comunque perché avrebbe dovuto attaccarti! Certo, i Malkieri avrebbero ben più di un motivo per avercela con le Aes Sedai, ma dubito che lui sia rimasto con Moiraine per più di vent’anni per attaccare poi te! E inoltre, se Lan Mandragoran avesse voluto ucciderti, non gli saresti di certo sfuggita la prima volta, né saresti riuscita ad emettere anche un solo verso la seconda… figuriamoci gridare…”.
Nynaeve deglutì a vuoto un paio di volte: sapeva che Siuan aveva ragione, ma non le piaceva ugualmente pensare al Custode come quella spietata macchina di morte che era in realtà.
“E’ strano però…” rifletté Elayne, “… tu l’hai visto due volte mentre noi non lo abbiamo mai incontrato… Eppure viaggiamo in tel’aran’rhiod quanto te…”.
“Se proprio ci tieni la prossima volta che lo vedo te lo presento e gli chiedo se, cortesemente, potrebbe cercare di uccidere te invece che me…” rispose Nynaeve scorbutica, ed Elayne si trattenne appena dal farle una linguaccia che non sarebbe stata consona né sul volto di una Aes Sedai, né su quello dell’erede di Andor.
“Però Elayne non ha tutti i torti… E’ strano che non lo abbiamo mai visto…” disse Egwene, ed Elayne guardò Nynaeve con aria trionfante. “Però forse in realtà lo abbiamo incontrato anche noi…” aggiunse.
“Credo che se avessi visto uno tale e quale a Lan in tel’aran’rhiod me ne sarei accorta…” disse Elayne scettica.
“Anche le altre Aes Sedai credono che se si trovassero faccia a faccia con Moghedien la riconoscerebbero…” le fece notare Nynaeve che aveva subito intuito cosa frullasse nella testa di Egwene.
“Credete che ci sia un reietto che vaga per il mondo dei sogni cercando di uccidere chiunque gli capiti sotto tiro assumendo ogni volta sembianze diverse?” chiese l’erede del Trono dei Leoni incredula. Più ci rifletteva, tuttavia, e più si rendeva conto che in fondo quella eventualità non era poi così assurda.
“Se può farlo Moghedien non mi sento di escludere che qualcun altro possa farlo… reietto, o semplice uomo che possa incanalare…” affermò l’Amyrlin. “Penso che dovremmo chiedere a…”.
“Beh, ma nessuno vi ha attaccate in tel’aran’rhiod…” intervenne prontamente Nynaeve, avendo di nuovo intuito quello che Egwene stava per dire: Siuan sapeva di Moghedien, ma non di Birgitte, e lei avrebbe fatto di tutto perché le cose continuassero a stare così.
Egwene arrossì leggermente, rendendosi conto di aver quasi tradito il segreto di cui tanto a fatica era venuta a conoscenza: Siuan tuttavia sembrava non aver prestato la minima attenzione ai loro discorsi. La donna era assorta nei suoi pensieri, sempre con il volto corrucciato: a qualsiasi cosa stesse pensando, doveva ritenerla ben più importante delle chiacchiere di tre ragazzine.
“Con il tuo permesso, Madre, mi sono ricordata di avere un compito da svolgere” esclamò infine la tarenese: qualsiasi cosa stesse cercando di ricordare, evidentemente se ne era ricordata. “Chiedo licenza di andare” disse, cercando di essere il più formale e rispettosa possibile. Lo stesso sforzo che ci metteva era quasi un insulto nei confronti di Egwene, ma lei non aveva voglia di arrabbiarsi con chiunque non la ritenesse degna della carica che ormai ricopriva. Inoltre, che la cosa piacesse alle altre oppure no, lei era l’Amyrlin e tutto il resto non contava.
“Puoi andare Figlia” rispose altrettanto cerimoniosamente, cercando tuttavia di far sentire Siuan ridicola quanto si era sentita lei un attimo prima. Se fosse riuscita o meno nell’intento, il volto inespressivo di Siuan non glielo lasciò capire.
“Va’ a chiamare Birgitte per favore Elayne” disse quando fu certa che Siuan fosse sufficientemente lontana. “Se c’è qualcuna che può aiutarci a scoprire qualcosa di questa storia quella è lei”.
Elayne scattò verso la porta ed Egwene e Nynaeve restarono sole nel piccolo studio. L’Amyrlin fissò a lungo l’amica che invece continuava a rimanere seduta, con le mani abbandonate in grembo e gli occhi bassi.
“Sono sicura che sta bene…” disse a bassa voce avvicinandolesi.
Nynaeve alzò gli occhi fino ad incontrare il suo sguardo, quindi si sforzò di sorridere: “Sarà meglio per lui che stia bene, altrimenti lo prendo a calci peggio di quanto ho fatto con Mat!” affermò cercando di essere convincente. “Vorrei solo sapere chi è quell’uomo e perché gli somiglia così tanto…” affermò poi in un sussurro, tornando a guardare per terra. “Se anche fosse davvero qualcuno che sa come utilizzare il potere per camuffarsi, come potrebbe sapere di Lan…”.
“Beh… non hai mai fatto gran mistero di ciò che provi per lui…” la canzonò bonariamente Egwene. “E comunque forse c’è anche un’altra spiegazione…”.
“Quale?” chiese Nynaeve imbronciata.
“Tu ed Elayne chiamate indistintamente il mondo in cui entrate durante il sonno tel’aran’rhiod o mondo dei sogni, ma sapete benissimo che in realtà quelli sono due mondi distinti. Quello che non sapete, forse, è che è possibile accedere anche al mondo dei sogni, diversamente da come si accede in tel’aran’rhiod…”.
Nynaeve la fissava con espressione confusa.
“Non posso spiegarti cosa sia esattamente il mondo dei sogni, o come ci si possa accedere, ma in quel mondo chi sappia cosa e dove guardare, può avere accesso ai sogni di chiunque stia dormendo… Certo, è scorretto ed è anche pericoloso, visto che se il sogno è particolarmente… intenso… si rischia anche di essere catturati al suo interno, ma non è impossibile. Ora se questo misterioso uomo avesse accesso al mondo dei sogni e avesse… sbirciato… in uno dei tuoi… o in uno di quelli di Lan… ecco che magari saprebbe di voi due, e quindi conoscerebbe bene quale aspetto assumere se volesse farti del male…” spiegò.
Nynaeve rifletté un attimo, poi arrossì tanto violentemente che Egwene si ritrovò a pensare a quale razza di sogni potesse aver assistito l’assassino sbirciando il sonno di Nynaeve; poi però ripensò al sogno di Gawyn, ed arrossì a sua volta.
“Questo però non spiega perché non vi abbia mai attaccate?” affermò Nynaeve.
“Le nostre sono tutte supposizioni Nynaeve. Probabilmente l’unico motivo per cui non siamo mai state attaccate è che non lo abbiamo mai incontrato. Il che ci porta ad un’altra domanda: tu sei stata particolarmente sfortunata o quel tizio ce l’ha con te? E se fosse così, perché?”.
“Giuro che davvero non ne ho idea” sospirò Nynaeve, addentando l’ennesimo biscotto per placare il brontolio del suo stomaco.


continua...


Qui la versione PDF del testo

[Modificato da pizia78 07/01/2006 22.52]

Lady Isabeaux
00sabato 7 gennaio 2006 15:36
Mi aspettavo la novella di Fadeslayer e invece ho trovato la fan-fiction di Pizia...
e l'ammetto mi hai reso più simpatiche Nynaeve e Egwene!
I tormenti di Nynaeve e la reticenza a parlare di sè e del suo Lan...si credo che davvero potrebbe essere così!
e poi la paura quando pensa all'Assassino...

Non so'perchè ma mr.Jordan rende le donne sempre così acide...che vogliono essere tutte dei Boss...è un esagerazione che non mi piace tanto!
Almeno tu Pizia le hai rese più normali! [SM=x494523]
Resterò in attesa del seguito..
pizia78
00sabato 7 gennaio 2006 15:41
Re:

Scritto da: Lady Isabeaux 07/01/2006 15.36
Almeno tu Pizia le hai rese più normali! [SM=x494523]

Forse perché sono una donna... [SM=x494558]
Comunque confesso che a me le donne di Jordan non dispiacciono affatto anche se sono delle rompiballe: Nynaeve la adoro quando si fa prendere dalle "crisi premestruali"... Ok, adoro Nynaeve sempre, ma soprattutto quando è isterica.
Il continuo l'ho scritto ieri sera: è ancora in fase di revisione, ma lo posterò al più presto.

[Modificato da pizia78 07/01/2006 15.41]

DragoRinato
00sabato 7 gennaio 2006 17:07
ideona per i racconti.

Secondo me leggerli sul forum è un pò scomodo.

Fate un bel PDF, è linkatelo al forum.

Se non sapete come fare, il PDF, o
per lo spazio web.... mandate a me
che mi occupo io della parte
tecnica. [SM=x494523]
pizia78
00sabato 7 gennaio 2006 17:17
Ci avevo pensato (effettivamente è veramente scomodissimo leggerli sul forum), ma non sapevo come fare... Credevo che si potessero linkare solo le immagini...
Ora creo il PDF e vedo cosa riescoa combinare... eventualmente ti spedisco il tutto.
pizia78
00sabato 7 gennaio 2006 22:58
“Maledizione!” esclamò Siuan sbattendo la porta della stanzetta che divideva con Leane.
La domanese alzò appena lo sguardo dall’abito che stava “ammodernando”, rendendone in particolar modo più profonda la scollatura. Anche senza vederglielo addosso, Siuan sapeva già benissimo che, una volta terminato il lavoro, il vestito sarebbe stato poco più che indecente.
“Ma tu sei proprio sicura di essere la stessa donna che è stata per anni Custode degli Annali?” chiese bruscamente. “Perché da quando abbiamo lasciato la Torre Bianca mi sembri più che altro una…”.
“La donna che era Custode degli Annali era una Aes Sedai potente nell’uso di saidar e rispettata. Ora per quanto sia stata guarita, posso fare poco più che accendere e spegnere le candele di questa stanza con il Potere, e mi rispettano talmente tanto da costringermi ancora a dividere questa stanzetta con te e ad inscenare la nostra rivalità per poter… guidare… le altre nella direzione che ci piacerebbe prendessero… Quindi, in definitiva, la risposta è no: non sono la stessa donna che è stata per anni la Custode degli Annali, e quello che ti sembro, francamente, non mi interessa” rispose con calma Leane, continuando a scucire, tagliare e ricucire.
Siuan sbuffò: aveva esagerato e lo sapeva. Ma era furiosa e Leane era stata solo la malcapitata su cui sfogare la sua rabbia. Probabilmente avrebbe dovuto chiederle scusa, ma avrebbe mangiato sassi piuttosto che farlo.
“Comunque eri già di cattivo umore prima di entrare in questa stanza e quindi suppongo di non esserne io la causa: ti vuoi sedere, calmarti, e dirmi cosa succede, per favore?” continuò Leane serafica.
“Ho un grosso problema da risolvere e quel borioso di Gareth Bryne non trova di meglio da fare che farmi lavare e stirare tutto il suo guardaroba perché lui è i suoi uomini si stanno preparando per la partenza… Quell’uomo sembra non aver capito che, anche se non forte come prima, io sono di nuovo un’Aes Sedai!” sbottò Siuan.
“Io credo invece che lo abbia capito benissimo: semplicemente la cosa non gli interessa…” affermò Leane allegra.
“E questo ti diverte vero Leane?” chiese la tarenese con tono sempre più acido.
“In tutta sincerità Siuan? Sì molto…” rispose la donna sorridendo apertamente.
Siuan trattenne a stento un’imprecazione che avrebbe fatto arrossire persino il peggiore dei pescatori del villaggio, poco fuori Tear, in cui era cresciuta prima di recarsi alla Torre.
“Ora che hai inveito contro quel pover’uomo che tra l’altro, detto tra noi, non è nemmeno poi così male, vuoi mettermi al corrente del tuo grosso problema o devo tirare ad indovinare?” chiese Leane.
Siuan la incenerì con lo sguardo, ma poi pensò che l’altra donna poteva forse esserle d’aiuto: le raccontò così di ciò che era accaduto la notte prima e del presunto assassino che somigliava tanto al Custode di Moiraine. Si limitò a raccontarle i fatti, senza dire nulla riguardo ai suoi dubbi, per non influenzare Leane: voleva vedere se anche l’altra donna condivideva le sue perplessità.
“Storia interessante senza dubbio… Cosa dicono l’Amyrlin e le nostre nuove… Sorelle… a riguardo?”.
“Vaneggiano di reietti che viaggiano in tel’aran’rhiod assumendo aspetto diverso a seconda di chi incontrano… Come se i reietti fossero tutti uguali e si comportassero tutti come Moghedien…”.
Leane rise sommessamente: “Devono ancora imparare così tante cose… Troppe per portare già lo scialle sulle spalle… Mi chiedo se non sia stata una mossa troppo avventata da parte nostra quella di indurre il Consiglio a scegliere Egwene come Amyrlin…”.
“Ci serviva qualcuna che avrebbe certamente scelto di stare dalla parte del ragazzo… e contro Elaida! Certo Sheriam ritiene di poterla manipolare a suo piacimento, ma temo che si romperà presto i denti contro una come lei: forse è troppo giovane ed inesperta per essere Amyrlin, ma è senza dubbio un osso duro, e ha già cominciato a dimostrarlo… Comunque è inutile discutere di ciò che è già accaduto: nemmeno il luccio può scappare quando ormai è in pentola!” tagliò corto Siuan.
“Hai ragione…” sospirò Leane. “Però le altre due mi preoccupano un po’, specialmente Nynaeve: è sicuramente molto potente, ma non si è ma vista un’Aes Sedai con un blocco persistente come il suo…”.
“Fino ad ora non si era mai vista nemmeno un’Aes Sedai che non avesse pronunciato i Tre Giuramenti, ma i tempi stanno cambiando e quella che stiamo vivendo è indiscutibilmente un’epoca di grande caos, in cui anche le tradizioni più radicate vengono sovvertite. La ragazza prima o poi supererà il suo blocco, nella maniera più impensabile magari, oppure troverà qualcuno che la ammazzerà senza farla arrabbiare...”.
“A quanto pare ci è già andata molto vicino…” osservò Leane riponendo finalmente l’abito. “Il che ci riporta al problema principale: l’assassino… Credi che sia qualcuno in qualche modo legato a Lan Mandragoran?”.
“Lo hai pensato anche tu?” chiese Siuan.
“Solo uno sciocco potrebbe pensare che quella somiglianza sia solo una coincidenza…” affermò Leane.
“Eri attenta quando Merean Sedai ci insegnò la storia del Malkier?” chiese Siuan.
“Uhm…” borbottò Leane scuotendo leggermente la testa. “Ne conosco la storia a grandi linee, e ovviamente so perché il Malkier è caduto… insomma so l’indispensabile, ma non molto di più, anche perché francamente nessuno alla Torre aveva particolarmente voglia di parlarne…”.
“Già… Peccato che ignorare un fallimento non equivalga a cancellarlo…” rifletté Siuan.
“Quella brava in queste cose era Moiraine… senza contare che aveva legato Lan… Se almeno fossimo alla Torre potremmo consultare la biblioteca…”.
“Moiraine è morta e noi non siamo alla Torre Leane” affermò seccamente Siuan, nonostante la fitta di dolore che aveva avvertito nel ripensare all’amica di una vita.
“Potremmo chiedere a qualcuna delle Marroni qui a Salidar…” propose la domanese.
“Ci avevo già pensato, ma preferirei tenere questa come ultima risorsa: finché non saremo sicure di cosa si tratta, meno Sorelle sanno e meglio è…”.
“Allora non ci resta che mettere insieme quello che ci ricordiamo e vedere se è sufficiente almeno per formulare qualche ipotesi, anche se francamente non riesco ad immaginare cosa potremmo trovare dato che, Lan a parte, non è rimasto forse nemmeno un solo malkieri… Ma a proposito, Lan Mandragoran che fine ha fatto?” chiese Leane.
“Non lo so… probabilmente si sarà già fatto ammazzare nel tentativo di vendicare Moiraine…”: una nuova fitta di dolore attraversò Siuan.
“Già… sono stati insieme per vent’anni… Sai Siuan, mi sono sempre chiesta se ci fosse qualcos’altro a tenerli uniti oltre al legame…”.
“Chi? Moiraine e Lan? Ma sei matta?” rispose Siuan, quasi scandalizzata.
“Beh… non ci vedo nulla di assurdo! Lei era stata quasi incoronata regina di Cahirien e lui, anche se senza corona, è pur sempre il legittimo re del Malkier: no, non sarebbe stato affatto assurdo… In fondo certe cose non capitano solo alle Verdi…” protestò la domanese con malizia.
“Per la Luce, Leane, non dire idiozie!” sbottò spazientita Siuan: preferiva di gran lunga la donna seria e compassata che era stata la sua Custode degli Annali. “E poi quello che dobbiamo cercare di ricostruire è se qualcuno oltre a Lan sia sopravvissuto alla caduta del Malkier, non stabilire se Moiraine Damodred e Lan Mandragoran avessero una tresca amorosa!!!”.
“Va bene, va bene… non ti arrabbiare: dicevo solo che li avrei visti bene come coppia…”.
“Leane!” urlò la tarenese.
L’altra si zittì immediatamente, ma poi, con aria di sfida, aggiunse: “Se protesti così tanto mi viene quasi da pensare che la tresca amorosa con Lan Mandragoran ce l’avessi tu…”.
“Questo è veramente troppo…” ringhiò Siuan scattando in piedi.
“Sai Siuan…” fece Leane per nulla impressionata dalla rabbia dell’altra, “… ora che sei di nuovo un’Aes Sedai dovresti cercare di riacquistare quel contegno e quell’imperturbabilità che ci contraddistinguono… In questo momento sembri più la figlia di un pescatore di Tear pronta a fare a botte su un molo piuttosto che una Sorella… E poi se continui ad aggrottare la fronte in quel modo, nemmeno tutto il Potere della Vera Fonte potrà più levigarti il viso e cancellarti quelle brutte rughe in mezzo alle sopracciglia…”.
Siuan sembrava un vulcano sul punto di esplodere: i pugni erano talmente stretti che le nocche erano di colore bianco latte, le labbra erano talmente strette da risultare quasi invisibili, gli occhi, che normalmente sembravano in grado di piantare chiodi nel muro, sarebbero stati ora capaci di spostare l’intera Dorsale del Mondo, e il suo corpo era talmente irrigidito che Leane pensò sarebbe bastata una corrente d’aria per farla cadere. Eppure lei continuava a guardarla con aria soave.
Poi, di punto in bianco, Siuan inspirò profondamente ed espirò molto molto lentamente, costringendosi a rilassare le mani e le ginocchia. I suoi occhi avrebbero potuto continuare a smuovere mari e monti mentre con studiata lentezza si sistemava le pieghe della gonna, ma quando tornò infine a sedersi il suo volto era di nuovo quello di una Aes Sedai, apparentemente sereno ed imperturbabile.
Si schiarì leggermente la voce e disse: “Prima che ci distraessimo, stavamo parlando del Malkier e di quello che sappiamo della sua storia… Vogliamo tornare a concentrarci su questo argomento, per favore, Leane Sedai?”.
Leane aveva vinto quella battaglia e ne era visibilmente soddisfatta: continuare a stuzzicare Siuan non avrebbe avuto alcun senso. Pertanto si limitò a cominciare a raccontare ciò che ricordava delle lunghe lezioni di storia a cui aveva assistito quando era ancora solo un’Ammessa: “Al’Akir Mandragoran fu l’ultimo re incoronato del Malkier: salì al trono una cinquantina di anni fa più o meno. La sua regina fu el’Leanna…”.
“Il Malkier, alleato con la Torre Bianca, si opponeva strenuamente all’avanzata della Macchia, ricacciandola indietro a costo della vita di molti uomini: persino il fratello del re, Lain Mandragoran, eroe acclamato dal popolo e amato dal sovrano, morì nelle Terre Inaridite e la sua sposa non perdonò mai la sua morte al re…” continuò Siuan.
“In realtà mi pare che fu lei stessa, Breyan credo, invidiosa che fosse stato Akir a salire al trono, ad istigare il marito a compiere quell’impresa folle per dimostrare al popolo chi in realtà fosse il più degno del titolo di re…” la corresse Leane.
Siuan rifletté un attimo, quindi scosse la testa: “Può essere, non ricordo… ma non credo che sia importante: non importa il vero motivo per cui Breyan odiasse al’Akir, l’importante è essere certi che l’odiasse…”.
“Beh, su questo non ci sono dubbi, tanto che, morto il marito, gli istigò contro anche Cowin Cuordoro, uno dei Grandi Signori, che aveva perso il trono per un paio di voti. Ricordi qual era la particolarità peculiare di Cowin?” chiese Leane.
“Molti dei canti delle Marche di Confine narravano le sue gesta nella Macchia…” disse Siuan.
“Già, peccato che la sua fosse solo una messa in scena: Cowin Cuordoro era in realtà un Amico delle Tenebre che approfittò delle tensioni interne con Akir per richiamare gran parte degli uomini dalla Macchia, sguarnendo ulteriormente i presidi delle Fortezze già provati dalle ingenti perdite patite nelle Terre Inaridite, e spianando così deliberatamente la strada alle orde di Trolloc che invasero così il Malkier”.
Siuan inghiottì un paio di volte, chiedendosi come avesse potuto dimenticare un particolare tanto importante: era stata Amyrlin Seat, La Fiamma Bianca di Tar Valon… avrebbe dovuto conoscere come la Ruota aveva intessuto il destino di tutte le Nazioni in tutte le Epoche… Oh insomma… ero concentrata su altre cose… cercò di giustificarsi con se stessa.
“Il suo tradimento fu scoperto, venne catturato ed ucciso in duello dallo stesso Akir, ma ormai il danno era fatto e la situazione nel Malkier ormai disperata…” continuò Leane.
“Così al’Akir e el’Leanna nominarono il loro unico figlio, Lan, ancora neonato, Signore Incoronato, consacrandolo futuro re del Malkier” disse Siuan, cercando di rimediare alla figuraccia di poco prima. “Gli affidarono la spada dei re del Malkier, forgiata dalle Aes Sedai nell’Epoca Leggendaria, e giurarono a suo nome che egli si sarebbe opposto all’ombra per tutta la vita, difendendo il popolo del Malkier e vendicando ciò che non poteva più essere difeso. Quindi lo affidarono a venti soldati scelti perché lo portassero in salvo nello Shienar e solo allora partirono insieme alla volta del Guado di Herot, dove condussero i malkierani all’ultima battaglia contro l’Ombra e dove morirono”.
“Insomma, pare proprio che, a parte Lan e i venti soldati scelti che lo portarono via a Fal Moran, nessun altro sopravvisse alla caduta del Malkier. Possibile che si tratti di uno di quei venti soldati?” chiese Leane.
“No. Molti di loro morirono prima ancora di raggiungere lo Shienar, e l’ultimo cadde vittima di un tradimento poco prima che Moiraine legasse Lan come Custode… Credo anzi che fu proprio quella morte a convincerlo ad accettare il legame” rispose Siuan, cercando di ricordare ciò che l’amica le aveva raccontato tempo addietro.
“E questo ci riporta al punto di partenza: abbiamo ricostruito gli ultimi anni di vita del Malkier, ma non è servito a molto…” constatò Leane un po’ scoraggiata.
“Che ne fu di Breyan?!?” chiese improvvisamente Siuan.
“Oh, non crederai di certo che il nostro assassino sia una donna… Scusa Siuan, ma non c’è assolutamente nulla in Lan Mandragoran che lo potrebbe far somigliare ad una donna…” scherzò la domanese, e la malizia nei suoi occhi rischiò di mandare di nuovo all’aria il fragile autocontrollo di Siuan.
“Ricordi che ne è stato di lei oppure no?” chiese l’ex Amyrlin, sforzandosi di dominarsi.
“Credo che scappò verso la Macchia quando i Trolloc cominciarono a riversarsi nel Malkier, e dopo quella fuga di lei non si seppe più nulla, anche se non è difficile immaginare quale sia stato il suo destino…” rispose Leane.
Siuan sbuffò: Breyan era l’ultima sufficientemente corrotta da poter pensare si fosse votata all’ombra, ma era morta anche lei. E comunque Leane aveva ragione: non poteva certo essere una donna l’assassino che aveva attaccato Nynaeve in tel’aran’rhiod. La ragazza aveva parecchi difetti, ma non era stupida e nemmeno cieca: non avrebbe mai scambiato una donna per il Custode di Moiraine.
“Mi dispiace Siuan, ma pare proprio che dovremo chiedere aiuto Morvrin… se nemmeno lei che è una Marrone saprà dirci nulla di più, allora la nostra teoria non sarà molto più valida di quella di quelle tre ragazze…” concluse Leane, nascondendo con una mano un leggero sbadiglio. “Una cosa è certa: non possiamo andare da lei a quest’ora. Quindi mettiamoci a letto anche noi… Sono molto stanca: ho passato l’intero pomeriggio a sistemare quell’abito ed ora ho le spalle indolenzite”.
Siuan alzò gli occhi al cielo: loro stavano cercando un modo per salvare il mondo dalla morsa del Tenebroso e Leane passava un intero pomeriggio ad approfondire la scollatura, tra l’altro già oltre modo profonda, di un vestito. Non sapeva davvero più cosa pensare.
Aspetto che l’altra si fosse messa a letto, quindi si distese a sua volta e si concesse l’ebbrezza di incanalare un lieve flusso di saidar per spegnere le candele che illuminavano la stanza. Aveva incanalato una dose minima, da poco più che Novizia, ma il semplice fatto di aver incanalato, di aver percepito di nuovo la Vera Fonte e di aver lasciato che un po’ della sua vivida dolcezza le scorresse nelle vene, bastò a farla sentire di nuovo vera, viva e completa. Rilasciare saidar non fu altrettanto semplice, ma la certezza di poter di nuovo percepire la Fonte in qualsiasi momento lo desiderasse la tranquillizzò, permettendole di addormentarsi serenamente.

* * *


Quella notte fu il turno di Siuan di svegliarsi di soprassalto quando mancavano ancora diverse ore all’alba.
“Un figlio Leane!” esclamò eccitata.
A quell’affermazione la domanese, il cui incarnato ramato risultava accentuato dalla luce delle candele che Siuan aveva acceso, si mise a sua volta a sedere sul letto.
“Sono felice per te Siuan, ma chi è il padre se non sono indiscreta?” chiese.
Siuan la fissò interdetta, senza capire la domanda dell’altra: “Come chi è il padre? Lain Mandr… Non sono incinta, sciocca!” esclamò, lanciandole addosso il cuscino. “Sto parlando di un figlio di Lain e Breyan Mandragoran: quando una donna trama in quel modo per ottenere un trono, di solito non è per sé che lo cerca, ma per assicurare una corona al proprio figlio!”.
“Ma io non ricor… aspetta… Sì, ora che ci penso Lain e Breyan Mandragoran avevano anche loro un figlio che doveva avere più o meno la stessa età di Lan… un neonato…” disse Leane.
“Suo cugino, Leane: il cugino di Lan da parte di padre! Ecco spiegata la somiglianza fra i due! Non ricordi il suo nome?” chiese Siuan, sempre più eccitata.
“Adesso mi chiedi veramente troppo…” si scusò Leane. Ma l’eccitazione si spense presto sul volto della domanese: “Il bambino lasciò il Malkier insieme alla madre quando lei fuggì, e di certo ne ha condiviso la sorte… E’ morto anche lui Siuan, quasi cinquant’anni fa…”.
Siuan si lasciò sprofondare nel letto, stendendosi sbuffando sconsolata: era certa di aver imboccato la strada giusta, eppure la risposta esatta ancora le sfuggiva.
Leane le restituì gentilmente il cuscino: “Rimettiti a dormire Siuan: domani faremo un ultimo tentativo con Morvrin, anche se a questo punto non credo che servirà a molto, dopodichè metteremo una pietra sopra a questa storia: è indiscutibilmente affascinante, ma abbiamo altre priorità…”.
Già… come passare un altro pomeriggio a cucire un nuovo abito ad esempio… pensò acidamente Siuan che riuscì tuttavia a trattenersi dal pronunciare ad alta voce quel pensiero.
“… e se quella sciocca di Nynaeve la smetterà di andarsene a zonzo per tel’aran’rhiod, questo assassino non dovrebbe nemmeno rappresentare una minaccia troppo importante”.
Una sciocca che ci ha guarito… pensò di nuovo Siuan, ma anche questa volta tacque.
Questa volta fu Leane a spegnere le candele, e dopo qualche minuto di silenzio assoluto, durante il quale Siuan credeva che Leane si fosse riaddormentata, la domanese disse: “Comunque ho un nome che mi frulla in testa: non sono sicura che si tratti di quello del figlio di Lain Mandragoran, ma potrebbe anche essere…”.
“Quale?” chiese Siuan alzando la testa dal cuscino.
“Isam” rispose Leane, quindi si voltò dalla parte opposta e pochi minuti dopo si addormentò.
Isam… continuò a ripetersi invece Siuan. Ho già sentito anche io questo nome, ma non ricordo dove, anche se sono certa che non si trattasse di una delle lezioni di storia di Merean Sedai… Devo cercare di ricordare…Isam… Isam Mandragoran… Dove ho già sentito il tuo nome? Dove?!?
Alla fine anche Siuan scivolò nel sonno, continuando a ripetersi invano nella mente quel nome sconosciuto, ma non ignoto.

continua...


Qui la versione PDF del testo

[Modificato da pizia78 07/01/2006 23.01]

Psyluke
00sabato 10 giugno 2006 17:33
La fine (?)
Oggi niente fantasy. Un racconto di vita.

Quante lacrime sono state versate in questa mattina! Quanta tristezza aleggiava per il Corso Ludica Didattica!
Una tristezza che si concentrava soprattutto presso la cattreda all'entrata della professoressa, alla prima ora. Così tanta era che se fosse possibile rilevarla avrebbe fatto saltare il rilevatore. Quanto si sarebbe annoiata nei 3 mesi successivi! Ci sarebbero voluti 9 mesi per far sbollire la rabbia accumulata. Ma in quei 9 mesi si sarebbe accumulata altra rabbia, e così via, sempre peggio per le persone che stavano di fronte a lei. Guardava con insofferenza ciò che avevano disposto sulla cattedra. Pensavano forse che fossero ad una festa? Era solo un giorno come gli altri, si disse, e devo impedirgli di fare quello che vogliono. Dunque ebbe una bella idea: torturarli con un film, di sua scelta. Dunque si avviò in processione verso l'aula video, ridendo di cuore nella sua mente. Sicuramente i suoi alunni avrebbero cercato di distrarsi, e già godeva pensando a come li avrebbe ripresi. Ma si presentò un imprevisto: le chiesero di vedere lo spettacolo del loro compagno di classe che partecipava al teatro scolastico. Già era riuscita ad impedirglielo una volta: come poteva perdere due ore di lezione guardando un insulso teatrino? Ma tutti gli alunni erano d'accordo questa volta, e dovette cedere. Finora aveva fatto leva sulle varie opinioni dei vari alunni per indurli a fare quello che voleva lei, ma a volte non c'era bisogno nemmeno di quello. Stavolta, non poteva fare nulla. Quando guardava lo schermo, tentava di reprimere sul suo volto il disgusto; appena poteva, però, si alzava e andava a parlare fuori dalla porta con la sua amica e collega. Furono due ore passate noiosamente, e quando giunse la fine, una volta tornati in classe, salutò cordialmente e fintamente tutti. E, dopo essere uscita, rise diabolicamente nella sua mente. Presto ci rivedremo. Ma non tutti mi rivedranno ancora. E rise ancora più sadicamente.
=saidin=
00martedì 4 luglio 2006 12:56
sto cercando di scrivere un "romanzo"(FORSE é UN PO ESAGERATO meglio racconto) ma sono a corto di idee con i nomi dei peronaggi.Se qualcuno ha delle idee mi farebbero molto comodo.
anke perche ho capito quanto sia difficile dare dei bei nomi ai personaggi QUANTO INVIDIO JORDAN [SM=x494582] [SM=x494582] [SM=x494582] [SM=x494582] [SM=x494582] [SM=x494582]



DragoRinato
00martedì 4 luglio 2006 13:01
trai ispirazioni da miti e leggende, oppure prendi un nome comune e cambiagli una lettera.

questo sito può essere fonte di ispirazione.
http://silmaril.novacomp.it/nomi.htm

p.s.: questa non è proprio la discussione più adatta...
ora sposto il tutto attendi a replicare. [SM=x494523]

EDIT: Ecco Fatto! [SM=x494535]

[Modificato da DragoRinato 04/07/2006 13.09]

@ishamael@
00martedì 9 gennaio 2007 17:54
un dubbio...amletico!!!
Secondo voi potrei essere accusato di eresia se provassi a scrivere un racconto inerente alla ruota del tempo di cose ad esempio che Jordan ha solamente accennato tipo fatti dell'epoca leggendaria o simili?!
non proverei nemmeno a competere con il grnade maestro ma potrebbe essere interessante!!! [SM=x494585]

attendo un responso!!! [SM=x494578] [SM=x494586]

[Modificato da @ishamael@ 09/01/2007 17.55]

nihilim
00martedì 9 gennaio 2007 20:36
Re: un dubbio...amletico!!!

Scritto da: @ishamael@ 09/01/2007 17.54
Secondo voi potrei essere accusato di eresia se provassi a scrivere un racconto inerente alla ruota del tempo di cose ad esempio che Jordan ha solamente accennato tipo fatti dell'epoca leggendaria o simili?!
non proverei nemmeno a competere con il grnade maestro ma potrebbe essere interessante!!! [SM=x494585]

attendo un responso!!! [SM=x494578] [SM=x494586]

[Modificato da @ishamael@ 09/01/2007 17.55]





Beh, non vedo cosa potrebbe esserci di male...


nihilim

[Modificato da nihilim 09/01/2007 20.42]

-The O-
00martedì 9 gennaio 2007 23:47
Re: Re: un dubbio...amletico!!!

Scritto da: nihilim 09/01/2007 20.36



Beh, non vedo cosa potrebbe esserci di male...


nihilim

[Modificato da nihilim 09/01/2007 20.42]




in ogni caso, il rogo per eresia è stato abolito anche dalla chiesa da tempo... [SM=x494573]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 05:47.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com