Caro Davos, i miei denti sono ora più che affilati...
Prima di tutto vorrei fare distinzione tra i Demoni degli Eredi ( in cui per forza di cose era Morte ), e la Morte vera e propria( il Mietitore, appunto ) nelle Pietre Magiche. Infatti, se è un Cavaliere dell'Apocalisse, glielo concedo di esser personificazione della Morte. Non concedo che esista un demone che sia la Morte in persona.
Secondo: va benissimo il sangue elfico necessario, ma che sia d'obbligo che siano donate...
Avanti tutta! Quando io parlo di semplicismo in Brooks, non parlo di Manicheismo. Parlo invece di una sostanziale piattezza dell'opera. Non venirmi a dire che Eddings è piatto, perchè raggiunge dei picchi di ironia elevatissimi, GRAZIE alla tipizzazione dei personaggi. E' vero, poco un Jordan, molto un Martin, l'essere un ubriacone non lo mostrerebbero come una cosa bellissima, ma rientra nel discorso di tipizzazione dei personaggi. Non crediate che sia così facile inventare e amalgamare così bene dei "tipi". Quella di Eddings, e lo sappiamo tutti, è una fiaba, ma scritta come una fiaba. I libri di Brooks sono fiabe, ma si atteggiano ad opera eroica.
Per rispondere a chi chiedeva dei libri di Brooks: La Spada di Shannara per me è il più bello di tutti.
Aspetta! Miè appena tornato un ricordo spaventoso:
Ma ti rendi conto che nella Canzone, per fare magie bisogna cantare? Ti rendi conto? Questa, forse, è anche peggio del dover donare le pietre!
Gli Eredi lo leggerei, ma solo se non ho idea di cosa leggere in questo momento.
Il viaggio della Jerle era evitabilissimo, ed è scontatissimo.
"Il Demone" è carino. Peccato che "Il Cavaliere del Verbo" non sia altrettanto.
Landover mi manca, così come "Il fuoco degli angeli"
Infine volevo alcune spiegazioni in DOVE Eddings dimostra semplicismo. Non ne ho ancora viste!