Non è la questione del sesso, e sta tranquillo che non le differenze non sono passate inosservate. Il punto è più riguardo ai dialoghi, in cui il turpiloquio spesso dilaga. E' vero, con ogni probabilità mi dirai che il turpiloquio partecipa alla caratterizzazione dei personaggi, e se i Bravi Camerati non parlassero così, il loro personaggio perderebbe di realismo. La mia non è una critica a Martin. E' giusto che "scriva le parolacce", ma permettimi di dire che mi ha un poco urtato.
Potrei anche aggiungere che, adesso che ci penso, forse è addirittura una nota di merito a Martin, che ha dimostrato di esser più interessato alla propria opera che non all'impatto con il lettore. Non so...
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Sua maestà imperiale la principessa Cè Nedra, regina suprema dell'occidente e gioiello più prezioso della casata dei Borune, quella mattina era davvero di pessimo umore.