wow..ho appena finito il libro..è stata dura, ma ne è valsa la pena! sono abbastanza d'accordo con quello che avete detto fino ad ora, ma giudico questo libro il "manifesto" di jordan, con i suoi pregi e i suoi difetti. una trama splendida, dei personaggi perfettamente caratterizzati e carismatici, un linguaggio semplice, fluido ma espressivo una solidità logica impressionante per una saga di così ampie dimensioni ed una capacità di saper costruire e colpi di scena, attraverso improvvise accellerazioni del ritmo sono a volte bilanciate da una diluizione degli avvenimenti troppo rada, con alcuni momenti di "stanca" che tolgono ritmo e attrattiva al libro. detto questo (e va preso come una sbavatura, non un difetto, in quanto anche nei momenti più lenti jordan riesce a darci una quantità di dettagli utili per inquadrare i personaggi) il libro merita di essere letto fino in fondo, con uno dei finali più emozionanti ed imprevedibili non solo della saga, ma forse del genere fantasy.
con mio "rammarico" la figura di rand mi piace sempre di più, con questo suo sempre più evidente lato oscuro, ma sono felice di constatare di come per ora perrin sia necessario per far decollare la trama che fino a quel momento aveva dispensato grandi avvenimenti come la nuova amyrlin o le cure di nyn ad un ritmo compassato. mentre perrin, col suo modo di affrontare le battaglie (a piedi in prima linea e con uno stile che io abbino al berserk)ci ha portato prima a momenti comici come il suo arrivo a caemlyn e i dialoghi intecciati min-faile e lui con rand,poi all'incontro coi suoceri, alla fughe da bareleine, fino al suo secondo scontro epico "overnumbered".