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La Ruota del Tempo Forum dedicato al ciclo fantasy di Robert Jordan "La Ruota del Tempo"

Preferite Jordan o Martin????E perchè???

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    Shaidar
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    00 12/11/2007 11:23
    Non mi pareva ci fosse una discussione riguardo un paragone tra i due giganti della fantasy degli ultimi anni, vorrei sapere anche le vostre opinioni.
    Io li adoro entrambi, ma se dovessi scegliere direi Jordan, anche se generalmente Martin piace a tutti, a differenza di RJ.
    Come ho già scritto ciò è imputabile a diverse ragioni (scusate se ripresento lo stesso post, ma nella discussione dove l'avevo scritto andava un po' OT):

    _molti che leggono Jordan si fermano ai primissimi libri, dove
    può sembrare un fantasy "che fa genere", mentre altri
    addirittura non finiscono il primo, dicendo di non avervi
    trovato niente di innnovativo

    _in Italia succede che le dimensioni dei libri di RJ non attraggono molto i non appassionati del genere, che magari volendo concedersi una lettura fantasy preferiscono vertere su Martin, che presenta 400 pagine in meno (il problema è che in lingua originale le pagine coincidono più o meno)

    _la Mondadori come potenzialità, influenza, notorietà, appeal non è paragonabile alle altre case editrici, seppur gloriose come la Fanucci (che conta fior di autori tra le sue file, sia chiaro). E' l'unica, forse, che è riuscita veramente a fidelizzare i lettori "di consumo", cioè chi compra (e spesso non legge...) libri di un po' tutti i generi, puntando sulla loro immediata riconoscibilità.

    _Martin, in quanto più realistico, è considerato come la miglior espressione del fantasy "maturo", senza il modello ricorrente di elfo-nano-uomo-in-viaggio-per-trovare-un-oggetto-e-sconfiggere-il-Male- assoluto, e per questo finisce per essere apprezzato maggiormente dagli adulti, da chi quel genere non lo digerisce o da chi invece ne ha letto tanto da stufarsene e anche da chi legge soltanto romanzi storici, sicuramente per il suo crudo realismo e per la sua ambientazione che richiama molto il Medioevo.

    Che ne pensate??? [SM=x494583]
    [Modificato da Shaidar 12/11/2007 11:24]

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    Raynevan
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    00 12/11/2007 12:37
    Devo dire che mi hai anticipato!...è un confronto che affascina anche me...
    Io come si capisce dalla classifica preferisco Jordan ,certo un'analisi dettagliata dello stile e delle tematiche degli autori sarebbe troppo complesso, quelle che elenco sono solo le mie impressioni,sono entrambi autori che hanno punti di forza diversi e forse quelli di RJ mi attraggono di più:

    Trovo che [SM=x494609] riesca a dare più umanità ai personaggi e a trasmettere tramite loro una maggiore varietà di emozioni,la scrittura di Martin mi pare spesso meno introspettiva i suoi personaggi sono molto più seri o meglio "si prendono più sul serio",ma finiscono per essere più freddi.

    Il tono della narrazione di Martin è più costante,si legge più facilmente perchè il ritmo è sempre alto e i monologhi non sono mai lunghi e "interiori"(anche nelle piccolezze)come in Jordan.

    Gli antogonisti di Martin sono strepitosi..

    I protagonisti di Jordan sono strepitosi...in più il tema del sacrificio e del predestinato(ignaro, questa volta) che permeano tutta la saga sono per la sensibilità attuale (e non solo) di grandissima efficacia.
    [SM=x494641]

    Il grado di realismo di Martin è nuovo per il fantasy...ma io vedo nella sua storia una sorta di romanzo cavalleresco,che si rifà nel tono più ad una vera e propria cronaca medioevale che a un fantasy "modello Tolkien",da questo punto di vista ciò che in Jordan e per esempio in Tolkien viene filtrato per assumere forme simboliche, in Martin e rappresentato in maniera più diretta e cruda.

    Personalmente mi affascina nel fantasy la possibilità di scindere e rappresentare il bene
    e il male nei termini assoluti tipici del mito,cosa che nella vita reale risulta impossibile,mi affascinerebbe molto un fantasy capace di manifestare il male in modo crudo e realistico in alcune parti,rendendolo diretto alla Martin ma comunque ben delimitato..questo spunta a tratti nella narrazione di Jordan..

    per ora mi fermo qui...
    rispondete numerosi!!!
    [SM=x494605] [SM=x494605] [SM=x494588]







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    pensò malinconicamente,sembra proprio un modo
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    Shaidar
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    00 12/11/2007 14:02
    Quoto tutto, Jordan è più astratto e immaginifico, Martin è più pragmatico e realista.

    Aggiungo che a mio parere uno dei punti di forza di Martin è che non si capisce bene chi sono gli antagonisti, nel senso che non c'è la caratterizzazione dei personaggi secondo le categorie bene/male, è assente ogni tipo di predestinazione, le profezie sono sempre difficili da comprendere e ogni personaggio pensa solo al suo tornaconto!
    In Jordan, invece questo avviene in maniera lampante, ma comunque molto suggestivo, la figura del Drago è indicativa in questo senso: incarna il bene assoluto ma porta sventura, i popoli si piegano a lui perchè sanno che il loro destino dipende dalle sue azioni, ma al tempo stesso lo temono perchè non sanno fino a dove potrà spingersi...

    Per quanto riguarda i monologhi, è vero che in Martin c'è minor introspezione ma non dimenticherei che i suoi capitoli sono tutti particolari punti di vista di personaggi, i quali, più che elaborare profonde riflessioni come in Jordan, meditano sulle proprie vicissitudini, sui progetti futuri di dominio, su come sfruttare gli altri, sulle opportunità di incrementare il proprio potere ecc.

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    KoloK
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    00 12/11/2007 17:34
    Ecco i pareri dei "cugini" [SM=x494535]

    http://www.fantasymagazine.it/forum/viewtopic.php?t=8592

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    XWP
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    00 13/11/2007 09:42
    Allora io non posso esprimere una preferenza per l'uno o l'altro, perchè entrambi mi hsnno appassionato alla stessa maniera, ognuno per le proprie caratteristiche:



    Jordan: è riuscito a trasformare un fantasy tradizionale in un'opera epica, compito tutt'altro che semplice; ha costruito un mondo grandioso, ampio, particolareggiato e variegato, pieno di nazioni, ciascuna con la sua storia, la sua cultura, la sua religione ed i suoi costumi!! Adoro i suoi personaggi, a cui sono legatissima e il modo in cui ha concepito il funzionamento della magia (l'idea del binomio Saidar/Saidin è geniale!!!!);trovo originale l'idea di aver creato le Aes Sedai e la torre bianca da un lato e i Reietti dall'altro; e poi ha creato una storia coinvolgente, nell'ambito della quale ha dosato molto bene le parti di dialogo e quelle di azione, e sì amo anche la sua cura per i dettagli e le sue descrizioni approfondite!!!!
    L'unica pecca è che, a tratti, è indubbiamente prolisso ma gli perdono tutto!!!

    Martin: beh che dire, la sua storia è intrigante e senza un attimo di respiro! Adoro il mondo da lui costruito, così reale, così vero,così crudo, dove la magia gioca una minima parte; i suoi personaggi sono un qualcosa di notevole,nè buoni nè cattivi ma solo umani;impossibile rimanere indifferenti, Martin è riuscito a rappresenteraci tutte le sfaccettature della personalità umana tramite i suoi antieroi! Nessuno è perfetto nessuno è al sicuro! La storia è ricca di inganni, profezie, sottotrame,misteri, eventi imprevedibili che spiazzano i lettore ma che, al tempo stesso, lo fanno rimanere incollato alle pagine!
    Pecca: credo che a , volte, ricerchi un'eccessiva imprevedibilità; se una cosa, a volte, è scontata a me nn discpiace affatto!!!Il linguaggio, duro e a tratti volgare, è perfetto, forse qualche volta esagera, ma, come ho detto per Jordan, anche a Martin perdono tutto!



    Due grandi.





    Moon Prism Power Make Up!!

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    ashe89
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    00 13/11/2007 10:10
    ma che domande stupide???
    in un forum di Jordan penso che tutti lo preferiscano a Martin!!!!
    almeno secondo me è così!!!!
    non c'è nemmeno da fare il paragone

    La Ruota del Tempo gira e le Epoche si susseguono, lasciando ricordi che diventano leggenda; la leggenda sbiadisce nel mito, ma anche il mito è ormai dimenticato quando ritorna l’Epoca che lo vide nascere. In un’Epoca chiamata da alcuni Epoca Terza, un’Epoca ancora a venire, un’Epoca a gran tempo trascorsa, il vento si alzò dalle Montagne di Nebbia. Il vento non era l’inizio. Non c’è inizio né fine al girare della Ruota del Tempo. Ma comunque è un inizio.
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    Shaidar
    Post: 1.251
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    00 13/11/2007 10:21
    Re:
    ashe89, 13/11/2007 10.10:

    ma che domande stupide???
    in un forum di Jordan penso che tutti lo preferiscano a Martin!!!!
    almeno secondo me è così!!!!
    non c'è nemmeno da fare il paragone



    Non è vero, perchè se vai a vedere la classifica per autori scoprirai che l'esito del sondaggio non è così scontato, anzi tutt'altro...
    E poi se le domande sono stupide basta non rispondere... [SM=x494553]


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    KoloK
    Post: 63
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    00 13/11/2007 16:07
    Re:
    ashe89, 13/11/2007 10.10:

    ma che domande stupide???
    in un forum di Jordan penso che tutti lo preferiscano a Martin!!!!
    almeno secondo me è così!!!!
    non c'è nemmeno da fare il paragone



    [SM=x494554]


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    Raynevan
    Post: 238
    Età: 42
    Sesso: Maschile
    00 14/11/2007 11:54
    E si per nulla scontato visto che salvo alla fine del "sondaggio" Martin era preferito a Jordan...anche tra i "cugini" mi pare che George riscuota più consensi...

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    Mat Cauthon
    Post: 1.632
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    00 15/11/2007 21:03
    Jordan e Martin sono diversi sotto molto aspetti. Jordan è più classico, Martin più innovativo pur rifacendosi al romanzo storico.

    Se si fa un discorso di vendite Martin è assolutamente avvantaggiato, l'impatto che può avere Mondadori, sui clienti, è inarrivabile per le altre case editrici. Negli ultimi anni ha retto il confronto, comunque su un singolo libro, solo Salani. Fanucci, per quanto possa lavorare bene, non è in grado di reggere il confronto.

    Se si fa un discorso di stile c'è il confronto tra il professionista fattosi negli anni (Jordan) e il professionista arrivato al Fantasy (Martin). Il secondo a tutti i vantaggi dati dal conoscere i ferri del mestiere, la capacità narrativa e l'uso dei mezzi di scrittore sono sempre stati costanti in Martin. Jordan si è fatto col tempo, L'Occhio del Mondo (nonostante le pubblicazinoi dedicate a Conan) è diverso da quelli seguenti, più ingenuo anche se già si vedessero le grandi capacità di trama dell'autore.

    Per quel che riguarda i personaggi, sia protagonisti che antagonisti, siamo difronte a due grandi autori. I loro personaggi sono indimenticabili e forti, descritti in maniera diversa ma sempre con precisione e profondità. Grazie ai personaggi secondari la spunta Jordan, i suoi comprimari hanno più impatto, nonostante il numero.


    Un consiglio, se vi sono piaciuti entrambi - e secondo me sono tra i migliori del genere - non potete non leggere un altro grande del genere: Steven Erikson e la sua "Caduta di Malazan"

    Su diversi forum, questo compreso, si parlava di Jordan, Martin ed Erikson come la triade al top della letteratura fantasy.

    -------------
    Tai'shar Manetheren.

    Los Valdar Cuediyari! Los! Carai an Caldazar! Al Caldazar!
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    Shaidar
    Post: 1.251
    Età: 40
    Sesso: Maschile
    00 15/11/2007 21:10
    Re:
    Mat Cauthon, 15/11/2007 21.03:


    Un consiglio, se vi sono piaciuti entrambi - e secondo me sono tra i migliori del genere - non potete non leggere un altro grande del genere: Steven Erikson e la sua "Caduta di Malazan"

    Su diversi forum, questo compreso, si parlava di Jordan, Martin ed Erikson come la triade al top della letteratura fantasy.



    Infatti ho già i quattro volumi finora usciti e conto di inziarli prestissimo, sono molto curioso di leggere Erikson...



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    gnattino
    Post: 718
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    Sesso: Maschile
    00 16/11/2007 15:41
    jordan ma di poco [SM=x494600] [SM=x494600] [SM=x494605] [SM=x494605] [SM=x494603]

    **************************************************************************************************
    The lions and the hills take flight.
    The moon by day, and the sun by night.
    Blind woman, deaf man jackdaw fool.
    Let the Lord of Chaos rule.


    We rode on the winds of the rising storm,
    We ran to the sounds of the thunder,
    We danced among the lightning bolts,
    and tore the world asunder.


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    XWP
    Post: 1.776
    Età: 44
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    00 17/11/2007 13:29
    Re: Re:
    Shaidar, 15/11/2007 21.10:



    Infatti ho già i quattro volumi finora usciti e conto di inziarli prestissimo, sono molto curioso di leggere Erikson...







    Bravo Shaidar, quoto Mat, anche Erikson deve essere letto! Sono loro i tre grandi maestri del fantasy!! (tra l'altro mi sembra di averlo scritto anche da qualche altra parte [SM=x494531] )







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    Shaidar
    Post: 1.251
    Età: 40
    Sesso: Maschile
    00 17/11/2007 20:20
    Re: Re: Re:
    XWP, 17/11/2007 13.29:





    Bravo Shaidar, quoto Mat, anche Erikson deve essere letto! Sono loro i tre grandi maestri del fantasy!! (tra l'altro mi sembra di averlo scritto anche da qualche altra parte [SM=x494531] )










    Infatti è grazie ai vostri consigli che ho deciso di leggerlo!
    Siccome credo che abbiamo gli stessi gusti, non credo rimarrò deluso... [SM=x494565]
    [Modificato da Shaidar 17/11/2007 20:21]

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  • frankifol
    00 19/11/2007 20:15
    jordan, per la creazione di un'ambientazione che sta in piedi da sola. Martin si basa quasi esclusivamente sul colpo di scena e sull'intrigo (motivo per cui trovo la sua rilettura assolutamente impossibile).
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    Mat Cauthon
    Post: 1.632
    Sesso: Maschile
    00 19/11/2007 22:41
    Re:
    frankifol, 19/11/2007 20.15:

    jordan, per la creazione di un'ambientazione che sta in piedi da sola. Martin si basa quasi esclusivamente sul colpo di scena e sull'intrigo (motivo per cui trovo la sua rilettura assolutamente impossibile).




    Invece la rilettura di Martin rende molto più comprensibile la sua capacità di creare l'intreccio. C'è un esempio lampante su Tyrion oltre che sui Westerling.

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    Pell90
    Post: 13
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    00 26/11/2007 22:28
    Questo topic lo aspettavo con ansia... nn l'avevo notato... io di Martin ho letto ovviamente le Cronache di Ghiaccio e di Fuoco e devo dire che mi hanno veramente appassionato... mi ha colpito il modo di scrivere con i diversi punti di vista dei personaggi... però devo dire che Jordan gli sta dando battaglia con la ruota.... e che nonostante stia ancora al primo libro già stanno allo stesso livello

    RPG Maker - Progetti in corso di RPG di " La Ruota del Tempo " e " Le cronache di ghiaccio e di fuoco
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    Shaidar
    Post: 1.251
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    00 27/11/2007 15:35
    Re:
    Pell90, 26/11/2007 22.28:

    Questo topic lo aspettavo con ansia... nn l'avevo notato... io di Martin ho letto ovviamente le Cronache di Ghiaccio e di Fuoco e devo dire che mi hanno veramente appassionato... mi ha colpito il modo di scrivere con i diversi punti di vista dei personaggi... però devo dire che Jordan gli sta dando battaglia con la ruota.... e che nonostante stia ancora al primo libro già stanno allo stesso livello




    Allora credo proprio che tra un paio di libri non avrai più dubbi su chi scegliere tra i due... [SM=x494609]

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    Fadeslayer
    Post: 649
    Età: 42
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    00 29/11/2007 00:26
    Re:
    Mat Cauthon, 15/11/2007 21.03:



    Un consiglio, se vi sono piaciuti entrambi - e secondo me sono tra i migliori del genere - non potete non leggere un altro grande del genere: Steven Erikson e la sua "Caduta di Malazan"

    Su diversi forum, questo compreso, si parlava di Jordan, Martin ed Erikson come la triade al top della letteratura fantasy.




    Quoto in toto, ho sentito parlare molto bene di Erikson (avevo anche iniziato a leggere il primo libro, "I giardini della Luna", quasi 2 anni fa, ma poi per vari motivi non ho più proseguito. Dovrò rimediare al più presto, dopo però essere tornato in pari con RJ.

    Tra Martin e Jordan preferisco Jordan di una buona tacca, non perchè Martin non mi piaccia, ma perchè Jordan ha saputo affascinarmi di più con la sua ambientazione, il suo dettagliato modo di descrivere la cultura e la tradizione dei vari popoli, con dei personaggi che partono magari da degli stereotipi (in apparenza) ma che sanno presentare sempre un qualcosa di appassionante, di umano, di "catchy" come direbbero gli anglofoni.

    Martin è più "verosimile", intendendo più vicino ad una versione fantasy del nostro Medioevo, mi affascina molto la Barriera e il Regno dei Lupi, ma preferisco la lettura di Jordan a una lettura cruda e verace come quella di Martin. Beninteso, li considero entrambi nella top 3 della letteratura fantasy (e personalmente nella top 5 della letteratura che a me piace leggere).

    Vedremo nel prosieguo, sono indietro (La regina dei draghi x Martin, Il signore del caos per Jim (R.I.P.)) e devo assolutamente rimediare.

    -------------------------------------

    The Wheel Turns...


    "Hai freddo?" chiese Royce.
    "Un poco" mormorò Will. "E' il vento, mio signore."

  • Alucard Reinhardt
    00 11/01/2008 20:05
    per riavviare, e ravvivare, la discussione su martin - jordan
    allora, carissimi, vi dico come la penso sul punto:

    come sanno già alcuni di voi, apprezzo molto martin, ma vorrei dire perchè per me jordan resta insuperabile

    intanto, ha il merito unico ci aver eliminato, in termini magistrali, la classica divisione di due fazioni: buoni versus cattivi

    infatti, come sapete meglio di me, nell'universo della [SM=x494606] ci stanno miriadi di contrapposte fazioni: aiel shaido, aes sedai, reietti & co., seanchean, padan fain che chissà cosa trama (è molto peggio del Vermilinguo), manti bianchi (ottusi e quindi pericolosissimi), le fazioni coinvolte nel daes dae mar, rand & co., ecc ecc

    poi, la cura per le tradizioni storiche dei popoli, le loro tradiz. descritte come al punto che sembrano situazioni ormai reali, oltre che plausibil ... beh, non trova eguali.

    ed ancora, e lo ritengo doppio argomento fondamentale per preferire jordan:

    1) nessuno credo vorrebbe vivere nel caotico, violento e privo di speranza, mondo di martin, dove i persino i bambini sono sovraesposti a violenze incredibili e notevoli rigori e difficoltà. tra l'altro, il mondo "versione martiniana" è pieno zeppo di traditori, mentitori per natura o professione, depravati, storpi, ladri, assassini, mercenari, adulteri e più schifo si può, ben vengano in questo grande palcoscenico.

    invece, pur essendo altrettanto ricco di intrighi subdoli e non (e di che calibro!), il jordan's world è aperto alla vita, alla primavera come fioritura di cose belle, ed accanto a sordide trame e personaggi oscuri e diabolici, convivono i tenerissimi e pacifici ogier, per esempio, e c'è spazio per amori profondi, veri, e godibilissimi (come quello, meraviglioso, tra perrin e faile ... anche se, povero "perrinuccio").

    2) se, come credo, un'opera, letteraria e non, sia tanto più pregevole quanto interessante il messaggio che vuole comunicare, mi chiedo cosa voglia dirci martin (oltre a raccontare una storia scritta benissimo ... e non è certo facile trovar esempi simili di qualità), mentre jordan comunica una storia viva, pulsante, ricca di realtà epiche, poesia, magia, fascino senza eguali, varietà culturale, e tanto, tanto di più, unendo sentimeni positivi e negativi.

    insomma, dipinge un arazzo completo, mentre martin si "limita" a guardare, se mi passate il termine, più al lato oscuro della forza che al resto.

    e con questo, auguro a tutti buon week end

    p.s. se parlo troppo e ciò vi crea emicrania, potete prendere un farmaco, o, per risolvere a monte il problema, sempre che tra voi ci sia qualcuno col talento di Viaggiare, venite in 12 o 13 e provate a quietarmi. [SM=x494541]

    saludos amigos
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